Sinopoli (Reggio Calabria). Paese impazzito per Stefania Bivone, che rappresenterà la Calabria al concorso di miss Italia. Stefania è una ragazza semplice, come sono semplici i calabresi, ma con tanta voglia di crescere, di migliorare. Di raggiungere sempre traguardi prestigiosi. Max manifesti e locandine nelle vetrine dei negozi con il viso della bella “aspromontana” che invita a votarla alle finali di Miss Italia il 18 e 19 prossimi su Rai Uno. Studentessa liceale a Palmi, dovrà frequentare il V anno, la diciottenne Stefania è alta 179 cm. Con il numero di gara 18 è l’unica calabrese tra le 60 finaliste che si contenderanno il titolo di miss Italia 2011. Inoltre, la neo miss Calabria, è una bravissima cantante avendo inciso alcuni brani di armoniosa melodia. A Sinopoli, così come nei centri vicini, è mobilitazione generale per questa ragazza designata a rappresentare l’intera Calabria. Sul social network Facebook, sono numerosissimi i fans e gli inviti a sostenere la bella Stefania. Anche il sindaco, Luigi Chiappalone, invita tutta la cittadinanza a votare la bellezza “sinopolese” e calabrese, affermando che Stefania Bivone è testimonial di Sinopoli e della sua voglia di proporsi al meglio all’Italia intera. “La sua scommessa e il suo desiderio di ben figurare, rimarca il primo cittadino, diventano la scommessa e la voglia di fare bene di un’intera comunità, che si è, quindi, giustamente mobilitata per garantire il massimo sostegno alla sua rappresentante”. “La nostra Stefania, conclude il sindaco, ha tutte le carte in regola per aspirare al successo, ha bellezza, classe e soprattutto rappresenta l’immagine della Calabria positiva. Pertanto, invitiamo tutti a sostenerla attraverso il televoto componendo da telefono fisso il numero 894 424 digitando poi il 18 (numero di gara di Stefania) mentre si può inviare un messaggio al numero 47 84 785 scrivendo nel testo 18”. Febbrile attesa, dunque, per questa ragazza dell’estremo lembo di Calabria che porta sul palcoscenico di Montecatini, le aspettative della sua magica terra calabrese.
Antonio Ligato