Cutro (Crotone). I dipendenti della centrale a biomasse di Cutro, appartenente al Gruppo Marcegaglia, hanno lasciato la ciminiera a 56 metri d’altezza su cui erano saliti per protesta una settimana fa. I lavoratori sono rimasti soddisfatti dall’esito del vertice svoltosi in Prefettura a Crotone e durante il quale è emersa l’intenzione da parte del gruppo imprenditoriale di continuare ad investire nello stabilimento di Cutro. Gli operai avevano avviato la plateale rimostranza, che con il passare dei giorni aveva coinvolto anche le mogli ed i figli, perché rimproveravano all’azienda di averli messi in cassintegrazione senza, di contro, compiere i lavori di adeguamento dell’impianto che, secondo i piani strategico-imprenditoriali su cui erano state fornite ampie garanzie ai lavoratori, contribuirebbero a vendere energia elettrica a prezzi competitivi, pena l’emarginazione dal mercato del settore.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
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