Rossano Calabro (Cosenza). I dipendenti dell’azienda Ecopellet C3A di Cropalati, che hanno avviato una serie di proteste contro la chiusura dello stabilimento, si sono sistemati oggi su una porzione della strada statale 106 bis, in contrada Toscano a Rossano. Le loro rimostranze scaturiscono dalla mancata concessione di alcune licenze da parte dell’Amministrazione comunale. L’occupazione della carreggiata ha bloccato il traffico per gli autoveicoli che da Rossano transitano in direzione di Cropalati e Mirto Crosia. La sospensione dell’attività dell’impresa che realizza pellet combustibile ecologico per stufe ottenuto dal legname ha messo in serie difficoltà economiche i lavoratori che già la settimana scorsa avevano raggiunto Catanzaro protestando davanti a Palazzo Alemanni, sede della Giunta regionale e davanti alla Prefettura del capoluogo. L’intento è quello di sensibilizzare le istituzioni affinchè sia convocato un tavolo tecnico che sblocchi la situazione di stallo venutasi a creare per un’azienda che gode di ampie fette di mercato dando occupazione a 25 persone cui sono da aggiungere le cento che beneficiano dell’indotto. “Siamo qui e non ci muoveremo fino a quando non avremo in mano i certificati di agibilità che ci consentano di poter riprendere a lavorare. A parlare è Stefano Evangelisti,uno dei lavoratori che stanno dando vita alla protesta e che spiega: “I dipendenti della Ecopellet sono stati trascinati in questa situazione e hanno deciso di manifestare per esasperazione, sapendo di essere nel giusto e sapendo anche che le autorizzazioni a proseguire nel lavoro potevano essere concesse da tempo evitando continue proroghe. Siamo davvero esasperati – rimarca Evangelisti – perché la nostra azienda ha commesse e potrebbe garantire lavoro a tutti noi e a quanti operano nell’indotto. Non possiamo accettare che il nostro lavoro venga cancellato in questo modo per chissà quali ragioni e beghe”. All’occupazione del bivio di Rossano lungo la strada statale 106 jonica bis stanno prendendo parte intere famiglie di lavoratori. Dipendenti, donne e bambini che sono determinati a proseguire nella plateale rimostranza. Sul luogo in cui sta avvenendo l’occupazione dell’arteria stradale sono intervenuti gli agenti di Polizia e quelli della Polizia Municipale per impedire che si accendano gli animi e per alleviare i problemi agli automobilisti.