Reggio Calabria. “E’ tempo di dare seguito alla mozione approvata all’unanimità da Consiglio regionale nella seduta del 7 ottobre, ed inerente la situazione dei 66 dipendenti a tempo determinato dei Centri per l’Impiego della Provincia di Reggio Calabria”. E’ quanto sollecita il segretario-questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera (PdL) che in una lettera inviata all’assessore regionale al Lavoro, Francescantonio Stillitani, al presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa ed all’assessore alle Attività produttive dello stesso Ente, Domenico Giannetta, chiede, per come contenuto nella mozione citata “la convocazione di un tavolo istituzionale tra Regione Calabria, Provincia di Reggio Calabria e rappresentanze sindacali, al fine di verificare le modalità attraverso le quali pervenire alla valorizzazione delle esperienze e professionalità maturata dai lavoratori precario in servizio presso i Centri per l’impiego”. “Si tratta – ricorda Nucera – di 66 dipendenti che rispettivamente, otto, cinque e tre anni addietro sono stati assunti, a seguito di concorso pubblico per titoli ed esami, a tempo determinato dalla Provincia di Reggio Calabria. Il rischio è che adesso, dopo la scadenza del loro contratto, non si vedano rinnovato l’incarico che diligentemente hanno espletato in tutti questi anni. Mentre la Provincia di Reggio Calabria ha contestualmente predisposto un nuovo bando per la copertura degli stessi posti ed incarichi oggi in scadenza. In netta controtendenza rispetto alle altre province della Calabria, che a fronte di nuovi bandi e quindi possibile sospensione del servizio, hanno deciso di procedere alla stabilizzazione di questo personale”. “La nostra sollecitazione alla Giunta regionale espressa nella mozione approvata dal Consiglio merita, pertanto – conclude Nucera – di trovare al più presto attuazione, anche in considerazione della legge nazionale, e più esattamente il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 28/03/2011, che ha sancito la proroga di validità delle graduatorie dei concorsi pubblici al 31 dicembre 2011, proprio al fine evitare – è espressamente declamato – l’attivazione e gli oneri di nuove procedure concorsuali”.