Roma. Un procedimento nei confronti del procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia, Alberto Cisterna, è stato avviato, su segnalazione del procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, dalla Prima Commissione del Consiglio superiore della magistratura. Cisterna è iscritto nel registro degli indagati per corruzione in atti giudiziari, diretta conseguenza delle affermazioni rese dal collaboratore di giustizia Antonio Logiudice. Il procuratore aggiunto della Dna è stato convocato a Roma per il prossimo 17 novembre a Palazzo dei Marescialli, sede del Csm. In quella circostanza fornirà la sua versione dei fatti. I consiglieri decideranno poi se archiviare il caso o trasferirlo d’ ufficio per incompatibilità.
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