Rende (Cosenza). La pazienza dei negozianti della zona del ponte crollato ha veramente raggiunto i limiti. Una loro delegazione, che ho incontrato lunedì scorso sul posto, mi ha rappresentato un fatto increscioso: dopo il danno causato a suo tempo dal cedimento del ponte arriva pure la beffa. A loro dire, dal giorno del crollo del ponte ad oggi gli amministratori vecchi e nuovi di Rende hanno fatto solo promesse. Nell’immediatezza dell’evento vennero invitati a un incontro nella sala consiliare di Commenda alla presenza dell’ex sindaco Bernaudo e dell’attuale capogruppo del Pd Principe, i quali promisero loro tutta una serie di interventi per venire incontro ai loro interessi, messi seriamente a rischio dalla necessaria deviazione del traffico veicolare. Tra queste promesse ci sarebbe stata anche la sospensione della Tarsu e dell’imposta sulle insegne d’esercizio fino al giorno dell’inaugurazione del nuovo ponte. I commercianti raccontano di avere ricevuto persino la visita di vigili urbani per la formalizzazione di questa esenzione. Per tutto il 2010 e fino all’estate 2011 nessuno dei commercianti si è visto recapitare avvisi di pagamento di questi due tributi. In questi giorni l’amara sorpresa: arrivano cartelle salate di pagamento relative non solo 2011 ma anche agli anni precedenti, maggiorate di interessi e sanzioni. In poche parole, questi signori, da dispensati che dovevano essere, ora passano per evasori. E ciò, ovviamente, senza neanche l’ombra del ponte nuovo. In un’interrogazione al sindaco Cavalcanti ho chiesto di saperne di più su questa strana storia e di conoscere le procedure di legge eventualmente seguite per la sospensione. La risposta del sindaco fugherebbe ogni dubbio circa una promessa fatta in vista delle elezioni regionali del 2010 e delle comunali del 2011. La rabbia dei commercianti della zona è dovuta anche al fatto che prima dell’estate, lo stesso Cavalcanti avrebbe assunto l’impegno che massimo il primo di settembre sarebbero iniziati i lavori di costruzione del nuovo ponte. Siamo a metà novembre e ancora non è stato neanche smantellato quello vecchio.
Spartaco Pupo
Capogruppo FLI – consiglio comunale di Rende