San Gregorio d’Ippona (Vibo Valentia). Segue nota dei consiglieri comunali Udc Pasquale Farfaglia, Bruno Proietto, Vincenzo Ruffa, Rosaria Suriano.
In più occasioni abbiamo fatto presente la situazione di sofferenza che subiamo nello svolgere il ruolo politico assegnatoci. Abbiamo gridato, a gran voce, le nostre doglianze anche con missive indirizzate al Prefetto e talvolta anche attraverso la stampa. Al fine di porre all’attenzione della maggioranza tale sofferenza, da oltre quattro mesi abbandoniamo l’aula del Consiglio comunale, immediatamente dopo aver esplicitato i motivi che ci spingono a fare ciò ed in particolare la mancanza dall’ordine del giorno, da oltre due anni, del punto “lettura ed approvazione verbale seduta precedente”, senza mai ricevere alcuna risposta o punto d’incontro. Il bavaglio che ci è stato imposto da questa maggioranza è ormai insostenibile arrivando, addirittura, a seguito di contestazioni a subire denunce per diffamazione, e precisamente una denuncia sporta dal vicesindaco, signor Alessandro Lacquaniti, nei confronti del nostro capogruppo e una sporta dal sindaco, signor Michele Pannia, nei confronti del padre del consigliere Vincenzo Ruffa. Entrambe le denunce, quindi sono state diretta conseguenza di episodi verificatisi durante lo svolgimento dei consigli comunali e probabilmente mirate ad avere effetto deterrente per eventuali altre proteste della minoranza. Vista la mancanza del punto “lettura ed approvazione verbali sedute precedenti”, più volte abbiamo richiesto la registrazione dei Consigli comunali che è stata prima vietata con votazione palese e poi definitivamente inibita con l’approvazione del regolamento consiliare (che prevede l’autorizzazione preventiva del Consiglio ). Quando, invece, si faceva richiesta di documentazione veniva evasa alla scadenza dei trenta giorni ed il più delle volte con risposte negative. Alla richiesta di visione dei documenti ci veniva assegnato un termine brevissimo per potere procedere alla consultazione dei documenti e precisamente il venerdì ,dalle ore 9,00 alle ore 11,00, con il risultato che nessuno tra noi, dati gli impegni lavorativi, poteva in effetti prendere visione di alcun documento. Negli ultimi tempi invece non si provvede più neanche a rispondere negativamente alle nostre richieste. In data 2 agosto 2011 venivano richieste copie delle bollette telefoniche relative ad alcuni bimestri dell’anno 2011 e, ad oggi, pur essendo trascorsi quasi 4 mesi non si è avuta alcuna risposta. Sin dal mese di giugno è stata presentata interrogazione sulla mancata realizzazione di dossi e ad oggi pur essendo stati convocati tre consigli comunali non si è provveduto ad evadere la nostra richiesta. Anche sulla presentazione di interrogazioni con l’approvazione del regolamento è stato messo il bavaglio all’opposizione. In effetti è previsto che ogni consigliere non presenti più di una interrogazione per ogni consiglio comunale e che le stesse possano essere discusse solo quando non si discute di bilancio. Se si considera che quando questa opposizione ha fatto richiesta di convocazione del consiglio comunale con all’ordine del giorno “risposta alle interrogazioni” lo stesso è stato convocato dopo oltre cento giorni previa diffida da parte del Prefetto, si capisce bene come ogni azione è stata ideata per scoraggiare l’azione dell’opposizione. Ritenuto pertanto che tali situazioni ledono il sacrosanto diritto ad esercitare il ruolo di consigliere comunale i sottoscritti fanno presente che a far data da oggi 29 novembre si autosospendono, ritenendo che nel consiglio comunale non sussistono gli elementi essenziali dell’agibilità democratica. Chiedono che questa nota sia allegata alla delibera del primo punto all’ordine del giorno “assestamento di bilancio” e trasmessa in Prefettura.