Crotone. I beni aziendali e personali appartenenti ad un imprenditore originario della provincia di Crotone, il 60enne Francesco Arcuri, condannato in via definitiva per il reato di tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose, sono stati oggetto di un provvedimento di confisca eseguito da personale della Direzione investigativa antimafia di Catanzaro. L’elenco dei beni, il cui valore ammonta complessivamente a 30 milioni di euro, comprende due aziende di Crotone, la “Resycling srl”, attiva nei settori del riciclo di rifiuti, traslochi e compattazione di container; numerosi rapporti di natura finanziaria ed una rilevante quantità di denaro. La misura è stata disposta dalla Corte d’Appello di Crotone che ha accolto favorevolmente l’istanza presentata dalla Procura Generale, alla luce di quanto emerso nel corso dei controlli effettuati dagli uomini della Dia sui patrimoni dell’imprenditore e dei suoi familiari che hanno evidenziato una sproporzione tra quanto dichiarato ed i beni di cui realmente disponevano. I particolari dell’operazione saranno resi noti durante una conferenza stampa convocata alle 11 presso la Procura Generale di Catanzaro.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
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