Rossanoi Calabro (Cosenza). “Giorno del ricordo, è necessario continuare a favorire la conoscenza e la memoria di quanto successo all’indomani della seconda guerra mondiale. Dare giusto valore e riconoscenza civile a tutti i caduti per la Patria e per l’Unità nazionale. Partire dal confronto politico per finire al dibattito nelle scuole. Venerdì 10 febbraio, Giornata del Ricordo, tricolore a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici della città, per commemorare quanti sono morti nelle foibe”. È quanto propone l’Associazione culturale “Il Baluardo”, presieduta da Benito Aleotti e operante nel Centro storico di Rossano, in una missiva indirizzata al sindaco, Giuseppe Antoniotti e al presidente del Consiglio comunale, Vincenzo Scarcello. “Abbiamo proposto – afferma Aleotti– all’Amministrazione comunale di Rossano di dare un primo input alla riscoperta, alla rivalutazione e al ricordo di una delle pagini più tristi della storia italiana, qual è appunto la tragedia delle foibe. Chiediamo – continua il presidente de “Il Baluardo” – che venga aperta una discussione politica in seno al Consiglio comunale e venga esposta, nella Giornata della Memoria, il tricolore a mezza asta dal Palazzo del Comune. Dal 2006 – conclude Aleotti – l’associazione “Il Baluardo” in occasione della ricorrenza ha sentito il dovere morale e civile di porre in essere iniziative di sensibilizzazione lodevoli, come convegni e manifestazioni pubbliche. All’indomani dell’armistizio dell’8 Settembre 1943 tanti italiani, di ogni estrazione sociale, simpatia politica e fede, vennero uccisi e gettati nelle cavità carsiche, dette foibe, dai del comandante comunista Josip Broz Tito. A distanza di sessanta anni, lo Stato italiano ha riconosciuto il martirio di quelle donne e uomini istituendo, con la legge 92 del 2004, il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo delle Foibe, dell’esodo e della più complessa vicenda del confine orientale”. Da allora, in Italia, si moltiplicano le manifestazioni nelle scuole, nelle università e nei luoghi pubblici, dando giusto risalto a quei tragici eventi. Inoltre, dal 2004 le più alte cariche dello Stato intervengono per esprimere il cordoglio delle Istituzioni e dell’intera nazione a coloro che perirono in condizioni atroci nelle foibe ed alle sofferenze di quanti si videro costretti ad abbandonare le loro case in quel terribile momento storico.