Reggio Calabria. Nella sala “Vitrioli” della Biblioteca comunale centrale “ Pietro De Nava”, il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, per il ciclo “Cinema e …”, ha presentato Cinema e “Il mito dell’eterno amore”: Romeo e Giulietta.
Ha coordinato l’incontro Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria, la quale ha sottolineato che “Romeo e Giulietta” è la tragedia più famosa e rappresentata di William Shakespeare; una storia d’amore tra le più popolari di ogni tempo e luogo proposta innumerevoli volte dal cinema. Attraverso video proiezioni, il prof. Nicola Petrolino, esperto e critico di cinema ha esaminato una delle tragedie che è stata per oltre quaranta volte trasposta in versione cinematografica. Il primo film che racconta la storia di Romeo e Giulietta risale al 1900. Nicola Petrolino, si è soffermato ad analizzare la versione cinematografica diretta da Renato Catstellani nel 1954.
Il film è anche ricordato per la cura maniacale del regista nello scegliere scenografie e costumi che richiamassero la tradizione pittorica italiana del ‘400. Nello stesso anno il film ha vinto un Leone d’oro a Venezia. Il secondo film analizzato da Nicola Petrolino è del 1968, girato dal regista Franco Zeffirelli in lingua inglese, con un cast prevalentemente straniero. Il film, che ha avuto un grande successo di pubblico in tutto il mondo è caratterizzato da una estrema fedeltà al dramma originale ed è anche supportato da una bellissima colonna sonora composta da Nino Rota. Il film di Zeffirelli è risultato vincitore di due Oscar. Il terzo film preso in esame è la versione cinematografica diretta da Baz Luhrmann (1996), con Leonardo Di Caprio e Claire Danes che ha fatto molto discutere non soltanto per la trasposizione della storia in epoca moderna ma anche per la scelta di mantenere il testo integrale e il linguaggio aulico dell’opera teatrale. La maggior parte del film è stata girata in un luogo immaginario di Los Angeles chiamato Verona Beach. Il film, con estrema facilità accosta immagini trash e gusto dell’eccesso, musica pop, rock e rap a un miscuglio di sentimentalismi e versi poetici. Nel concludere l’incontro, il relatore ha detto che “Romeo e Giulietta” è una storia senza tempo che ha assunto, grazie al cinema, un valore simbolico, diventando l’archetipo dell’amore avversato dalla società. Un amore che sfida le regole dettate dalla logica del potere e che diventa eterno, perché va oltre i condizionamenti culturali della storia per affermare i motivi universali come le “ragioni del cuore” e la forza dirompente della passione amorosa.
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