Rossano (Cosenza). Il Tribunale di Rossano in composizione monocratico, giudice Enrico D’Alfonso, in totale accoglimento della tesi difensiva sostenuta dagli avvocati Ettore Zagarese e Giuseppe Vena, entrambi del Foro di Rossano, ha assolto perché il fatto non costituisce reato il trentanovenne rossanese F. D. imputato di aver violato la normativa di antinfortunistica sulla sicurezza dello svolgimento dei lavori edili per aver, quale titolare di un’impresa edile, omesso di procedere , presso il cantiere ove svolgeva i lavori, alla prescritta nomina del medico competente per come previsto dal legistatore ed aver omesso di provvedere, nel termine stabilito, al pagamento della relativa sanzione amministrativa inflittagli. All’uomo veniva contestato anche la recidiva specifica reiterata infraquinquennale.
All’udienza dibattimentale l’uomo è stato assistito e difeso dagli avvocati Ettore Zagarese e Giuseppe Vena che in sede di discussione, hanno spiegato al giudicante che l’imputato doveva essere mandato assolto dal reato a lui ascritto atteso che trattavasi di reato di mera natura amministrativa e non perseguibile penalmente.
Il Pubblico Ministero, dott.ssa Mariagrazia Caliò, invece, ha chiesto di affermare la penale responsabilità dell’uomo alla pena di mesi 6 di reclusione oltreché di condannarlo alla multa penale prevista per legge.
Il Giudice si è ritirato in camera di consiglio per valutare quanto sostenuto dagli avvocati Ettore Zagarese e Giuseppe Vena ed al rientro ne ha accolto le motivazioni difensive assolvendo l’uomo perché il fatto non costituisce reato.
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