San Gregorio d’Ippona (Vibo Valentia). Pur con un po’ di amarezza abbiamo accettato il ruolo che nel 2009 ci hanno assegnato gli elettori del Comune di San Gregorio d’Ippona e cioè quello della minoranza e, nell’immediato, ci siamo attivati principalmente a svolgere il ruolo di controllo dell’attività amministrativa. Ruolo che il Sindaco e i suoi hanno sempre tentato di non farci svolgere utilizzando tutti gli strumenti a loro disposizione. Primo fra tutti la denuncia querela del Sindaco nei confronti del dipendente Domenico Ruffa – padre del consigliere Vincenzo- e nei confronti del nostro capogruppo (querelato dal vicesindaco Signor Alessandro Lacquaniti). In questo contesto ci sforziamo di svolgere l’attività di controllo e quindi la verifica degli atti redatti dagli uffici comunali e pertanto risalta, ed è evidente a tutti che l’acquisto di un terreno per la realizzazione di un’opera pubblica senza il titolo di proprietà, ma basato su una semplice dichiarazione di un signore che si professa possessore, non è cosa di tutti i giorni (in particolare se questo viene fatto tra un ente pubblico ed un privato cittadino). In effetti, da informazioni assunte anche presso notai del vibonese, non risultano rogati atti in assenza del titolo di proprietà tra un privato cittadino ed un ente pubblico, ma è necessario che il venditore acquisisca tramite sentenza il titolo di proprietà per poi procedere alla vendita (procedura a totale carico del venditore senza né spese ne consulenze per il Comune). Con la procedura seguita dall’Amministrazione comunale di San Gregorio d’Ippona si potrebbe finanche acquisire la Fontana di Trevi parafrasando un attore tanto caro al signor Pannia e cioè Totò che con l’espediente del possesso ha venduto la fontana di Trevi ad ignari turisti. Nel nostro caso essendo i legittimi eredi dei proprietari del terreno viventi e diversi dal possessore, gli stessi potrebbero avanzare pretese sul terreno e se così fosse si rischierebbe di compromettere l’opera pubblica con notevole aggravio di spese. E’ superfluo ricordare che un’Amministrazione comunale rappresenta un ente e non la famiglia del sindaco e ci perdoni signor Sindaco se proprio dobbiamo dubitare dell’atto visto che nel 2005 all’Amministrazione Farfaglia non è stato possibile acquisire una parte di un immobile in quanto al possessore ultraventennale mancava il titolo di proprietà mentre con la sua Amministrazione ciò è diventato possibile. Ma ciò che veramente ci fa riflettere è che dall’esame della compravendita emerge che il venditore possessore del terreno è lo zio di un assessore della Giunta comunale presieduta da Pannia. Riteniamo che, pur in un ambiente difficile quale quello del nostro Comune, è doveroso che la minoranza metta in evidenza discrasie e problemi al fine di sollecitare l’Amministrazione a correre sui binari della legalità che, a nostro parere, ad oggi, è molto carente nell’applicazione. Oppure, da oggi, facendo cosa gradita a molti cittadini, si potrebbero risolvere tutte le cause pendenti presso i tribunali per usucapire proprietà, recandosi a San Gregorio d’Ippona dove vi è un’Amministrazione comunale pronta a dare consigli e poi a far rogare tutti gli atti. Se lei pensa di impensierirci o intimidirci con il suo solito modo di rispondere attaccando a man bassa e denigrando si sbaglia. Noi continueremo nella nostra battaglia politica perché abbiamo messo fino ad ora in evidenza tutti i limiti del suo operato e se lei dopo tre anni, anziché reclamare risultati ,ancora fa proclami, è del tutto evidente il suo fallimento e principalmente il suo isolamento nella vita politica comunale e provinciale. Primo fra tutti vogliamo ricordare l’illusione che ha creato a 40 padri di famiglia e che dopo aver sollecitato la formazione di una cooperativa sociale dopo soli due anni di attività sono stati costretti a sospendere ogni attività per mancanza di commesse. Comunque, se dopo neanche tre anni dall’insediamento, già si parla del successore di Pannia, è evidente che ciò è sintomatico della popolarità raggiunta e del gradimento di un sindaco divenuto per molti suoi sostenitori un fardello.
Pasquale Farfaglia, Bruno Proietto, Vincenzo Ruffa, Rosaria Suriano (Gruppo Udc)