Roma. “In occasione dell’inaugurazione della Giara da parte del sindaco di Cirò, Mario Caruso, del governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti e dell’assessore regionale all’Agricoltura, Michele Trematerra, acquistata e ristrutturata con risorse provenienti non direttamente dalla Regione Calabria, e per quel poco per merito della passata Giunta regionale di centrosinistra, sarebbe opportuno che le stesse autorità, invece di fare la solita passerella, dessero conto ai viticoltori della Contea del Cirò del perché ancora oggi non pagano le uve conferite nel 2010. Delle parole siamo davvero stanchi, serve qualche fatto concreto”. Lo afferma il parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera. “E’ ora di dire basta – aggiunge Oliverio – il burocratico linguaggio dell’assessore Trematerra e l’assordante silenzio del presidente della Provincia di Crotone nascondono un’amara e triste realtà: la decisione della Regione, assunta anche con la complicità di Fincalabra, che aveva preso l’impegno, di non voler adempiere al pagamento delle uve che i viticoltori del cirotano hanno conferito nel lontano 2010. Non riesco proprio a capire come una società della Regione Calabria, che all’epoca, nel 2010, sembrava aver promosso tutti gli adempimenti necessari, ora a distanza di due anni si accorge che quelle risorse sono evaporate. Scomparse nel nulla. Spero che anche in questa vicenda non docet, anzi non imperat il “modello Reggio”. Quel modello di “buona amministrazione” che il nostro Governatore voleva estendere in tutta la regione e che ora si è definitivamente sfaldato, lasciando, oltre al nulla, un mare di debiti ai contribuenti”. – “E credo che l’assessore Trematerra se facesse uno sforzo di memoria, ripercorrendo all’indietro i singoli passaggi di tutta la vicenda – dice ancora il deputato del Pd – potrebbe ricordare innanzitutto a séstesso, noi per la verità glielo facemmo notare fin da allora, che il tutto nasce da una assurda strumentalizzazione politica ad opera del Pdl regionale e crotonese che vede vittime predestinate i soliti noti: i viticoltori della Contea del Cirò. All’assessore Trematerra chiediamo di essere coerente, anche con la sua storia politica, e di adoperarsi affinché venga immediatamente e senza ulteriori indugi data la giusta mercede a coloro che hanno lavorato le vigne e conferito le uve ad una societa’ cooperativa, dietro rassicurazioni della Regione e di amministratori provinciali, fondata da autorevoli amministratori comunali, che proprio oggi, fischiettando, tirano la palla fuori dal campo pensando di essere estranei a quelle vicende e di non essere responsabili morali in solido. La Regione non può nascondersi. A nessuno è concesso di non adempiere al dovere istituzionale, contrattuale e morale di pagare quelle uve che la Regione ha incamerato – ripeto- attraverso una cooperativa che fino ad allora non aveva mai operato, nonostante costituita da qualche tempo, ai cui vertici societari c’era lo stato maggiore del partito di Berlusconi di Crotone. Tale cooperativa, ricordo, era stata scelta, forse anche un po’ troppo in fretta, dalla stessa Regione, nonostante che altre società cooperative, di comprovata affidabilità, avevano manifestato la loro disponibilità. Ora, però, le chiacchiere stanno a zero – conclude Oliverio – ed i viticoltori aspettano quanto gli e’ dovuto”.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more