Reggio Calabria. Il Gruppo consiliare del Pdl, alla presenza dei vertici del Partito, nell’immediata conclusione della conferenza stampa che ha visto Luigi Tuccio rassegnare le dimissioni dal suo incarico, si è riunito per discutere della vicenda e ribadire le qualità umane e morali di Luigi Tuccio, uomo dalla storia personale e familiare inattaccabile, a cui va la nostra vicinanza. La scelta di Tuccio ci rammarica e ci dispiace in quanto il suo impegno, nel Partito e nell’attività amministrativa, è sempre stato improntato alla correttezza delle azioni al solo ed unico scopo di servire la città di Reggio di cui Tuccio è profondamente innamorato. In questi mesi nel settore Urbanistica, in un contesto amministrativo di particolare delicatezza, Tuccio ha saputo far prevalere la sua professionalità e le sua competenze, riuscendo in breve tempo a raggiungere risultati di grande importanza per l’Amministrazione comunale come l’approvazione del Piano Strategico, il nuovo Piano Portuale cittadino e l’accelerazione dello smaltimento delle migliaia di pratiche di Condono giacenti nel proprio settore. In un momento di tristezza, soprattutto a causa della vergognosa gogna mediatica cui è stato sottoposto Luigi Tuccio, gli ribadiamo il nostro pieno ed incondizionato supporto, a livello personale e politico. Accogliamo con grande gioia, infatti, la ferma volontà dichiarata da Luigi di voler proseguire la sua attività politica, nel segno di un impegno e di una passione coltivata sin dalla giovanissima età, con l’obiettivo di lavorare tra la gente e con la gente, servendo Reggio Calabria. Crediamo che il nobile gesto di Luigi Tuccio debba servire come occasione per aprire un dibattito ampio e proficuo nella nostra città e per capire chi, in questo momento, ha i titoli per parlare di moralità e rispetto dinanzi ad una tematica così complessa come quella della criminalità organizzata. Crediamo che la pervasione della ‘ndrangheta nel nostro tessuto sociale ed economico, non possa essere liquidato con dichiarazioni frettolose, avventate e velenose, ma debba invece essere affrontata con un’analisi storica, culturale e a “tout court” dentro la quale chiunque ha il dovere di mettersi in discussione senza assurgersi a moralizzatore, specie chi, in privato, sa di non averne alcun diritto.
Il Gruppo consiliare PdL a palazzo San Giorgio