Reggio Calabria. Finalmente il Sindaco Arena ha spiegato il senso della recente delibera della maggioranza sui “nemici di Reggio”, definendo “cialtroni” un po’ tutte le parti politiche ed istituzionali che non sono amici del modello Reggio. Anziché pensare seriamente alle dimissioni, fosse solo per decenza ed amor proprio, tutti gli Scopelliti boys, forse convinti del fatto che negando l’evidenza i problemi da loro causati scompariranno, continuano nella loro opera di demolizione. In tutta sincerità, viste le condizioni in cui si trovano centinaia di famiglie, la cui stabilità e sopravvivenza sono seriamente minacciate dall’incompetenza, dall’irresponsabilità e dalla connivenza su cui si è fondato il modello Reggio, è più urgente e necessario concentrarsi su come si possa uscire da questa gravissima situazione. Ovviamente, non esiste la bacchetta magica, ma forse partire dall’esistente, da ciò che già c’è sul territorio, utilizzare le risorse che questo offre senza dover sempre e costantemente rivolgersi all’esterno, potrebbe essere un modo come un altro per iniziare. Ad esempio, in collaborazione con l’Università, potrebbero realizzarsi dei progetti per l’utilizzo della luce solare come fonte energetica, pensando addirittura ad un parco solare per la produzione di energia elettrica a bassissimo costo per le famiglie e le persone socialmente più deboli. O, ancora, il recupero dei siti culturali e ludici disseminati sul territorio, leggasi anche siti legati al percorso archeologico recentemente presentato da Ethos, ma anche Ecolandia, il Parco della rotonda di San Paolo, ecc., che, inseriti in un determinato progetto di sviluppo turistico della Città, che sia organico alle risorse del territorio, può dare lavoro. Sulla scia degli esempi o delle possibili proposte in chiave occupazionale, il recupero ed il rilancio del Lido Comunale e dell’annessa Arena Lido, sia in termini economici che sociali, potrebbero offrire occupazione. L’offerta di lavoro aumenterebbe se, ad esempio, si favorissero cooperative, consorzi e qualunque altra formula collaborativa (la creazione di un marchio) che coordinasse i tanti piccoli produttori locali per la produzione e la commercializzazione di prodotti d’eccellenza. Insomma, come più volte sostenuto, le idee per la ripresa sociale ed economica della nostra Città sono tante e, fortunatamente, non le ha soltanto Ethos. Tuttavia, visto il drammatico momento che stiamo vivendo anche a causa dell’incompetenza e della corruzione di un’ormai inutile e dannosa classe dirigente, è necessario anteporre alle idee per lo sviluppo, il metodo con cui si ha intenzione di realizzarle e, conseguentemente, conoscere chi, queste idee, le dovrà concretizzare. Lo scempio etico, sociale e politico di questi ultimi anni, deve servici come esempio negativo, come modello da non seguire con assoluta certezza. Ma, pensare a ciò che certamente non va fatto, non permette di fare ciò che è necessario. Ad un’attenta e libera analisi di ciò che è successo a Reggio e continua a succedere, è necessario segua una conseguente determinazione ad agire, a cambiare, scegliendo le persone che ci rappresentano con maggiore oculatezza e senso di responsabilità.
Giuseppe Musarella