Reggio Calabria. Promosso dall’ Associazione Culturale Anassilaos e dall’A.N.A.O.A.I., Sezione di Reggio Calabria con l’adesione della Associazione Nazionale Marinai d’Italia, sezione di Reggio Calabria, si terrà martedì 8 maggio alle ore 18,00 presso la Sala San Giorgio al Corso l’incontro sul tema “L’incrociatore Giovanni delle Bande Nere settant’anni dopo il suo affondamento 1942/2012” dedicato ad uno degli eventi più tragici della Seconda Guerra Mondiale. Il Giovanni delle Bande Nere è stato un incrociatore leggero della Regia Marina. Il suo scafo venne impostato nel 1928 nei cantieri navali di Castellamare di Stabia, varato il 27 aprile 1930 e completato nel 1931. Prese il mare il 27 aprile 1931 ed espletò dapprima attività di Squadra; durante la guerra civile di Spagna (luglio 1936 – aprile 1939). Effettuò numerose crocierenel Mediterraneo occidentale, quindi prese parte all’occupazione dell’Albania. Destinato alla Seconda Squadra, all’inizio di giugno 1939 divenne nave ammiraglia della Scuola Comando alle dipendenze del Ministero della Marina. Nel corso della seconda guerra mondiale l’Incrociatore, dopo avere protetto, il 10 giugno 1940, le navi posa mine nel Canale di Sicilia, dal 2 al 4 luglio scortò un convoglio da Tripoli a Napoli e altro, dal 6 all’8 luglio, da Napoli a Bengasi. Il 17 luglio fu inviato in Egeo assieme al’incrociatore Colleoni, per attaccare il traffico nemico in quel mare; due giorni dopo, nei pressi di Capo Spada (Isola di Creta), si scontrò con l’incrociatore inglese Sydney accompagnato da cinque cacciatorpediniere britannici in quella che divenne la battaglia di Capo Spada. Tra le missioni di scorta del Bande Nere ricordiamo quella a distanza al convoglio formato dai mercantili Esperia, Marco Polo e Conte Rosso che, dal 13 al 15 dicembre 1940, navigò da Napoli e Palermo alla volta di Tripoli. Dal 5 al 6 febbraio 1941 scortò da Tripoli a Palermo la motonave Calino. Il 24 febbraio partì ancora una volta da Napoli diretto a Tripoli allo scopo di assicurare la scorta indiretta ad un convoglio veloce. Erano col Bande Nere l’incrociatore Diaz ed i cacciatorpediniere Corazziere ed Ascari. La missione fu interrotta per l’affondamento del Diaz, il Bande Nere ed il Corazziere, con i naufraghi a bordo, rientrarono a Palermo il 26. Il 21 aprile 1941 l’Incrociatore uscì in mare per scortare a distanza, insieme col Cadorna,Scirocco e Maestrale, un convoglio di mercantili diretto a Tripoli, l’8 maggio scortò un altro convoglio diretto in Libia. Il 21 febbraio 1942, il Bande Nere fece parte di un gruppo di scorta per proteggere due importanti convogli, il 22 marzo prese parte allo scontro navale della battaglia della Seconda Sirte. Le nostre unità di superficie colpirono varie navi avversarie. L’intervento di sommergibili ed aerei cagionò agli Inglesi la perdita di quattro piroscafi e quattro caccia,mentre per le pessime condizioni del mare andarono perduti sulla rotta di ritorno alle basi i caccia italiani Lanciere e Scirocco e, per lo stesso motivo, il Bande Nere subì danni. Il 28 marzo del 1942 Supermarina (organo centrale operativo della marina militare italiana, retto dal capo di Stato Maggiore della marina) dispose che l’incrociatore si trasferisse a La Spezia partendo da Messina il mattino del 31 marzo. Il trasferimento fu poi rinviato di un giorno a causa delle condizioni meteorologiche avverse e, alle 6 del mattino del 1° aprile 1942, l’incrociatore Giovanni Delle Bande Nere lasciò Messina diretto a La Spezia, per effettuare lavori di riparazione in quell’arsenale. Era scortato dal cacciatorpediniere Aviere, dal cacciatorpediniere Fuciliere e dalla torpediniera Libra. Alle 9, il gruppo viene intercettato dal sottomarino britannico Urge, che lancia in rapida successione quattro siluri. Due di essi colpiscono l’incrociatore al centro dello scafo, spezzandolo in due tronconi che si alzano come due braccia oranti verso il cielo e affondano rapidamente, a undici miglia per 144° dall’isola di Stromboli. Periscono 293 tra Ufficiali, Sottufficiali e Marinai, su 595 uomini che costituiscono l’equipaggio.
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