Villa San Giovanni (Reggio Calabria). A lezione di legalità con gli studenti del Liceo Statale “Luigi Nostro” di Villa San Giovanni. Il sostituto Procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria Roberto Di Palma, è stato ospite dell’istituto villese per argomentare sul tema “Costruire la legalità”. L’incontro introdotto dal dirigente scolastico Prof. Franco Trecroci si inserisce nel progetto di ‘educazione alla legalità’ promosso e sviluppato dai docenti della scuola. Il magistrato ha parlato a una folta rappresentanza di alunni delle quinte classi che hanno risposto con interesse alla sua magistrale disquisizione, su quale sia la strada da seguire per neutralizzare la subcultura mafiosa. Ha lanciato un monito sulla necessità imprescindibile di rifuggire qualsiasi forma di delinquenza organizzata, fatta anche di “zone grigie” e di “vuoti a perdere”.
Di Palma ha, inoltre, sollecitato l’attenzione dei ragazzi sull’importanza dei concetti di dignità, cultura e rispetto di sé, a suo dire, i deterrenti più efficaci per sradicare il costume del malaffare nel nostro territorio. “Voi giovani” ha affermato “dovete allenarvi al senso della giustizia e della legalità”.
Inframmezzato dal racconto di esperienze e di aneddoti esemplificativi, il discorso si è concentrato proprio su questo aspetto. Allenarsi alla legalità, ha spiegato il magistrato, significa far proprio il rispetto delle regole nella vita in società e acquisire quel senso di responsabilità che è punto di partenza essenziale per comprendere il valore dell’impegno e la portata dei risultati e degli obiettivi raggiunti con le proprie forze. Un approccio amichevole e al tempo stesso serio e didattico ha contrassegnato la mattinata al “Luigi Nostro” con Di Palma, nel contesto di un ampliamento dell’offerta educativa e formativa fortemente voluto dal dirigente scolastico che ha coordinato i momenti del dibattito con gli studenti.
Non è mai abbastanza confrontarsi con i giovani sul tema della legalità che è un perno essenziale per la costruzione di una società del futuro che possa progredire all’insegna della correttezza, della libertà e dignità degli individui. E l’auspicio, mutuando le parole di una giovane scrittrice reggina Marina Crisafi autrice del romanzo “Febea”, è “che un giorno anche la ‘ndrangheta diventi una leggenda che le nuove generazioni potranno raccontare affermando ‘c’era una volta e…oggi non c’è più’.”
A coronamento di un’attività volta a sviluppare e consolidare nei giovani la consapevolezza di essere i futuri protagonisti di una società migliore, un momento significativo promosso dal corpo docenti del “Nostro” di concerto con il Consiglio d’Istituto, è stato l’intitolazione dell’Aula Magna al Prof. Giovanni Trecroci, vicesindaco di Villa San Giovanni ucciso dalla ‘ndrangheta il 7 febbraio del 1990.
Teresa Scordino