Reggio Calabria. Una lettera di tre pagine contenente minacce al presidente di Equitalia Sud è stata recapitata questa mattina nella redazione centrale del quotidiano “Calabria Ora“. La busta è stata lasciata nella cassetta delle lettere. All’interno c’erano i fogli con l’intestazione del Nucleo Olga, Federazione anarchica informale Fronte rivoluzionario internazionale.
”Fai Calabria – si legge nella lettera, secondo quanto reso noto dall’Adnkronos – avvisa che Equitalia Sud sarà oggetto di attenzione nella persona del suo presidente, becero uomo d’affari e servitore del potere economico”. Gli anarchici proseguono: ”La riscossione in Italia è divenuta una ruberia al popolo che sarà segnata con il marchio della vita, ma questa volta vi avvisiamo prima, una serie di provvedimenti contro il popolo sono stati la causa del fallimento sociale e ci ha ‘obbligati’ a militare sul campo di battaglia”.
”La Signora, ministro Cancellieri, ha detto che se si attacca Equitalia è come attaccare lo Stato, quindi attaccheremo lo Stato anche attraverso Equitalia fin quando lo Stato non cambierà marcia a tutela il Popolo, gli Operai e le Imprese”. E’ uno dei passaggi delle lettera, che continua avvisando che ogni altro suicidio per la crisi ”è ritenuto un omicidio di Stato” e sarà ”punito con il marchio della vita sino ad elevare il livello a ricordo della vita”.
I terroristi nel testo scrivono che lo Stato potrebbe ”modificare il Durc facendolo divenire strumento di compensazione tra Stato e Imprese che si vedono fallite proprio perché tale documento, il Durc, non è più regolare per forza di cose, potrebbe anche eliminare tale documento in blocco”.
Un ultimo passaggio è dedicato al premier: “Diciamo a Monti che lui è uno dei 7 rimasti e che il Popolo non ha nessun interesse a rimanere in Europa, a salvare le banche, a saldare i conti di uno Stato che ha sperperato per conto proprio, nessun interesse ad acquistare aerei a propulsione nucleare, ad avere Maserati blindate, nessun interesse a pareggiare un bilancio di chi dopo 60 mesi va in pensione milionaria, il Popolo ci ha dato mandato e sacrificheremo anche le nostre vite per la causa giusta”.
La missiva termina con la frase ”Lunga vita alla cospirazione delle cellule di fuoco, lunga vita alla Fai/Fri, viva l’anarchia”. I giornalisti che questa mattina erano in redazione hanno avvertito la Digos.
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