Pizzo Calabro (Vibo Valentia). Regge l’urto dei tempi ed accresce il suo interesse guadagnando sempre nuovi consensi che vanno a misurarsi sulla scorta delle adesioni che corredano il commento critico e l’adeguato impatto ambientale che è divenuto il supporto ideale per il suo successo. Il Premio Città di Pizzo è al suo 58° traguardo. Sabato prossimo l’iniziativa che appartiene alla mai dimenticata Diana Serrao Musolino scriverà una sua nuova pagina di storia artistico culturale che va ad aggiungersi al faldone sempre più fitto del prestigioso romanzo nato e cresciuto dalla grande inventiva dell’ex sindaco di Pizzo. Anche l’edizione del 2012 servirà a regalare ad addetti ai lavori e non un altro magico momento di condivisione su quello che la stessa Diana Serrao Musolino amò definire nel tempo il più bel esempio di come cresce lo spirito naturale e artistico di un’idea che accomuna ed esalta la cultura e conseguentemente la gente. Chi ben comprende che non ha senso parlare di Pizzo e del suo modo di essere senza annoverare in testa alla sua identità il suo Premio, il cui fascino ed attrazione rimangono elementi di forte ispirazione culturale, ha la consapevolezza di evidenziare nella sua giusta misura il carattere e l’animo di una creatura che Diana Serrao Musolino volle adottare nel tempo senza pensare ad altro. Chi sostiene che gli eredi del Premio appartengono alla classe dei fortunati protagonisti del tempo non sbaglia. L’escalation del Premio Città di Pizzo continua a provocare effetti di esaltante provocazione artistica. E’ un’ambizione parteciparvi. E’ un’ambizione vincere. E’ un ambizione poter annoverare il proprio nome in un Premio che ha fatto scuola ed epoca. Merito esclusivo di una donna d’altri tempi che si è affezionata alla propria creatura con l’amore e l’animo di chi ha avvertito il reale bisogno di donare alla città una sua pagina di storia che dovrà sempre rimanere nella memoria di tutti. Cinquantotto edizioni raccontano la superba vita di un Premio che nato per promuovere la cultura, le tradizioni e la vita di Pizzo ha finito col porsi, prepotentemente, nel novero degli eventi artistico culturali più prestigiosi del meridione. Saverio Musolino, il giovane avvocato che ha assunto le redini alla scomparsa di Diana Serrao Musolino continua ad offrire la sua spinta generosa ma fatta di idee e contenuti di un certo livello, oltre che coadiuvato da un comitato che dimostra di essere all’altezza del compito e che risponde bene alle sollecitazioni volte a certificare la qualità del Premio. Saverio Musolino non si è dato mai per vinto e seppur convinto che l’assenza di Diana Serrao Musolino non ha mai fatto retrocedere di un sol millimetro l’attenzione sul Premio, avverte che ci sono tutte le prerogative per elevare il tenore di una iniziativa che anno dopo anno estende, ulteriormente, gli orizzonti del suo successo. Che il Premio mantenga alto il tenore del suo significato si deduce dalla qualificata e sempre crescente partecipazione che richiede puntualmente una selezione e che resta affidata ad esperti di forte talento artistico. La mostra sarà inaugurata sabato 28 luglio, alle ore 19, presso la scuola elementare di Piazza della Repubblica di Pizzo. Nei giorni successivi e sino al 10 agosto, la mostra sarà aperta al pubblico con ingresso libero, tutti i giorni, dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 18:00 alle 22:00, presso la scuola elementare di Piazza della Repubblica di Pizzo.