Rosarno (Reggio Calabria). In serata, a Rosarno, agenti del Nucleo investigativo centrale della Polizia Penitenziaria, supportati dai colleghi della Polizia Penitenziaria di Palmi e del Commissariato di Polizia di Gioia Tauro, hanno rintracciato e tratto in arresto il 30enne Angelo D’Agostino, evaso nel primo pomeriggio di ieri dal carcere di Palmi. L’uomo, fuggito durante l’ora d’aria, si trovava nell’abitazione di un amico, il 37enne Gianluca Palaia, che, nel momento in cui gli agenti sono entrati nell’appartamento, ha provato a scappare, venendo subito bloccato e dichiarato in stato di fermo. Gennarino De Fazio, della Direzione Nazionale della UILPA Penitenziari, di nuovo torna sulla questione e dichiara: “Inutile dire che ero stato quasi profetico: ancora una volta, l’ennesima, è stata la Polizia penitenziaria a metterci una pezza. Una quindicina di uomini, con pochi mezzi, liberi dal servizio si sono messi immediatamente al lavoro e dimostrando particolare acume investigativo hanno riassicurato alla giustizia l’evaso. In questo caso, devo aggiungere, non è mancato il prezioso coordinamento del Provveditore regionale (in servizio di missione dalla Basilicata per qualche giorno alla settimana), dottor Salvatore Acerra, che è stato determinante anche nel far sentire alle donne ed agli uomini impegnati nelle ricerche la vicinanza dei vertici dell’Amministrazione”. “Tuttavia – conclude amaro il sindacalista – risulta a dir poco beffardo che proprio in concomitanza della cattura dell’evaso si sia avuta notizia che il Ministro della Giustizia Paola Severino abbia nominato tre nuovi Provveditori regionali (Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna) e, dopo più di due anni di vacanza, abbia deciso di lasciare ancora scoperta la sede calabrese. Vedremo cosa accadrà quando le “pezze” saranno inevitabilmente esaurite”.