Reggio Calabria. Comprendiamo le angosce di cittadini e associazioni che hanno sottoscritto un documento a difesa della Città di Reggio Calabria, rilevando il rischio di generalizzazioni a seguito dell’indagine ispettiva del Ministero degli Interni. Ribadiamo tuttavia, anche in questa occasione, la nostra incondizionata fiducia nelle Istituzioni chiamate in queste ore a verificare la sussistenza di infiltrazioni mafiose e il loro riflesso sulla macchina amministrativa comunale, indipendentemente dall’esito che ne sortirà. Non possiamo, altresì, esimerci dal rilevare ancora una volta il fallimento di una classe politica che nel corso degli ultimi dieci anni ha condotto la nostra Reggio nel pieno del baratro finanziario e, da quanto emerge, potrebbe avere consentito l’infiltrazione della ‘ndrangheta nei gangli più profondi dell’amministrazione pubblica. Ciò che oggi è in discussione non è la dignità della Città di Reggio complessivamente considerata ma una classe politica facilmente individuabile, che tanti danni ha prodotto alla nostra Città. Una cosa è la collettività reggina, altro è chi l’ha amministrata. Chi diffama e offende Reggio sono i mafiosi e i politici corrotti, non coloro che hanno disvelato e contrastato quel sistema, quelli che l’hanno raccontato, né, tantomeno, le Istituzioni chiamate a verificare la portata di tali fenomeni degenerativi. La collettività reggina possiede energie e potenzialità per risalire la china e allinearsi all’avanguardia delle eccellenze professionali e imprenditoriali del nostro Paese. Auspichiamo che la classe dirigente della Città voglia esercitare il proprio ruolo, talvolta abdicato nel corso degli ultimi anni; ciò ha consentito l’affermarsi di un sistema perverso che ha ruotato pericolosamente intorno alla politica. Continueremo con serietà e responsabilità a esercitare le nostre prerogative istituzionali indipendentemente dall’esito delle procedure di accesso al Comune impegnandoci, come sempre e nell’esclusivo interesse della Città, a ricercare soluzioni che riaffermino legalità e senso di appartenenza alla comunità, come abbiamo fatto nel caso della Multiservizi S.p.A. Reggio ha bisogno di tutti: imprese, lavoratori, associazioni civiche e di categoria, donne e uomini pronti a spendersi per fare rinascere un nuovo sentimento di appartenenza a una comunità che vogliamo inclusiva, legalitaria e impegnata in una lotta quotidiana contro la ‘ndrangheta.
I Consiglieri comunali
Massimo Canale
Demetrio Delfino
Giuseppe Falcomata’
Nicola Irto
Nino Liotta
Giuseppe Marino