“Siano donne che, per convenzione, definiamo contro le mafie, creatrici di nuove pratiche di resistenza, al nord come al sud, le quali, a partire dalla trasformazione di sé stanno trasformando la realtà. Siano donne di mafia, testimoni e collaboratrici di giustizia che si sono ribellate al Sistema”. I sud, le mafie, una rinarrazione del sud, a partire dalle donne, oltre gli stereotipi della cultura maschile. A questo tema è dedicata la Tre giorni che si svolgerà presso la Casa Internazionale delle donne di Roma, il 5, 6, 7 Aprile. L’iniziativa organizzata in collaborazione con daSud, Libera e la Società Italiana delle Letterate, con il patrocinio della Commissione delle Elette di Roma Capitale, aspira a “cogliere le trasformazioni messe in atto dalle donne nel contesto in cui vivono, le modalità e le forme con cui vengono attuate”. Il convegno nasce dal desiderio di raccontare il Sud come “paesaggio interiore, luogo dell’immaginario, senza ricreare lo stereotipo sud = criminalità; di parlare della materialità della vita, diversa tra nord e sud, senza cadere nel rivendicazionismo, nel vittimismo, o nella dicotomia “donne della realtà e donne dell’immaginario”. La ricchezza del convegno sta nella contaminazione di pratiche politiche, linguaggi, percorsi e profili professionali differenti. Protagoniste della “tre giorni” sono donne del nord e donne del sud di diverse competenze e discipline – storiche, sociologhe, scrittrici, giornaliste, amministratrici, magistrate, attiviste. Donne provenienti da esperienze culturali e politiche diverse, animate dal desiderio di cambiamento, da cui scaturisca un “pensiero impensato, oltre gli stereotipi, il già detto, oltre la retorica maschile dell’antimafia, che apra ad altre possibilità”. Tra le associazioni promotrici, daSud, nata nel 2005 dalla volontà di un gruppo di donne e uomini che sono partiti dal Mezzogiorno, ma che non vogliono lasciare nelle mani delle mafie. L’associazione da sempre impegnata nella lotta alle mafie e alla violenza sulle donne porterà la propria esperienza politica attraverso la restituzione di un nuovo immaginario antimafie, oltre ogni stereotipo raccontato dai media, oltre l’incapacità della politica e della società di capire il fenomeno complesso delle mafie e dell’intreccio tra cultura mafiosa e soggettività femminile. Restituisce il significato del percorso di daSud l’intervento di Cinzia Paolillo, presidente dell’associazione e curatrice di “Sdisonorate,”( il dossier che raccoglie tutte le storie delle donne uccise dalle mafie) e la presentazione di “Roberta Lanzino. Ragazza”, il primo fumetto italiano dedicato a una vittima della violenza maschile. La “graphic novel” sceneggiata da Celeste Costantino, già curatrice della prefazione di “Sdisonorate”, ha trovato forma nella matita straordinaria di Marina Comandini. Le autrici, Celeste Costantino e Marina Comandini, presenteranno il fumetto nella seconda giornata del convegno, sabato 6 aprile alle ore 15. Al convegno è abbinato un concorso fotografico con il titolo “I sud, le mafie: le donne si raccontano”, curato da Giuliana Misserville che vedrà come madrina Letizia Battaglia. Tre le altre protagoniste la sociologa Alessandra Dino e la scrittrice Floriana Coppola, Anna Canepa, magistrata della Procura nazionale antimafia, ed Elisabetta Tripodi, sindaca di Rosarno.