Brancaleone (Reggio Calabria). Furto a danno del depuratore consortile del Comune di Brancaleone. Infatti, l’altra notte, ignoti malviventi si sono introdotti nei locali del depuratore di Via Pantano Grande sottraendo una quantità imprecisata di fili elettrici di rame. Parte di essi sono stati estrapolati da apposite canaline di conduzione e da pozzetti nonché dalla cabina elettrica centrale ove sono localizzati tutti gli impianti per il funzionamento dello stesso depuratore. Sono stati danneggiati seriamente i motori adibiti all’asportazione delle acque dalle relative vasche. Alcuni pozzetti situati a terra sono stati aperti dai malviventi per asportare i relativi cavi di rame in essi contenuti. Inoltre sono stati sottratti circa 50 metri di rete metallica adibita a recinzione perimetrale del depuratore posta a lato monte. I danni maggiori sono stati riscontrati nel locale dove sono sistemati gli impianti elettrici principali che si presentano completamente danneggiati come pure un gruppo elettrogeno completamente distrutto. I danni causati, sicuramente compromettono la regolare funzionalità dell’impianto data la totale distruzione dei macchinari. I danni sono ingenti. Da una prima stima, si calcola che ammontano a circa 300 mila euro.Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Brancaleone, al comando del Maresciallo Capo Antonio Caminiti, al fine di avviare le indagini nella speranza di assicurare alla giustizia gli autori materiali del furto e dell’atto vandalico. Quello del furto dei cavi elettrici per asportare il rame ormai in Italia è diventato un problema molto serio in Italia. Il nuovo “oro rosso” essendo usato negli impianti tecnologici e nei sistemi infrastrutturali è molto richiesto dal mercato ma la produzione non riesce a soddisfare la domanda. Così le quotazioni sono aumentate a dismisura, di pari passo con gli episodi di furto, non solo in Italia: anche in Francia e Germania la situazione è ormai fuori controllo. Secondo i dati forniti dalle forze dell’ordine a rubare il metallo sono soprattutto bande di malviventi che cercano un guadagno facile rivendendo ai grossisti. In merito all’atto vandalico il Sindaco Francesco Moio condanna con fermezza l’episodio e ritiene che lo stesso va inquadrato in una strategia tesa a destabilizzare l’attività amministrativa. “E’ un sabotaggio perpetrato con fredda determinazione – è il commento di alcuni cittadini di Brancaleone -perché oltre all’asportazione dei fili elettrici per estrapolare il rame sono stati danneggiati i relativi impianti con gravi ripercussioni sul funzionamento del depuratore stesso”.
Agostino Belcastro