Catanzaro. Di seguito si riporta integralmente la nota diramata dal consigliere comunale del Pdl, Antonio Corsi:
Se c’è un campione assoluto nel torneo dell’arrampicata sugli specchi è proprio Salvatore Scalzo. Il capogruppo in Consiglio comunale del Partito democratico continua a pontificare con il suo atteggiamento saccente e, ormai, fortemente populistico, per cavalcare l’ondata demagogica e anti-politica perfettamente incarnata dai suoi “amici” grillini. Non ho mai affermato, e con me Costanzo, di voler difendere i privilegi dei consiglieri regionali, ma abbiamo solo commentato quella che riteniamo una giusta decisione di palazzo Campanella, votata sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Il Consiglio regionale ha cancellato i vitalizi dalla prossima legislatura, ma non aveva il diritto di farlo per quelle precedenti. Non voglio assolutamente difendere questi privilegi, che non mi appartengono e lo dimostra la mia azione politica nell’Amministrazione comunale. Ma quello che mi chiedo è come mai il Pd non abbia fatto prima questa battaglia? Scalzo potrebbe dirmi se ha sollevato la questione all’interno del suo partito, o ha solo fatto finta di indignarsi a mezzo stampa per poi adeguarsi, in realtà, alle decisioni dei suoi dirigenti? Perché non nomina nei suoi comunicati alcuni detentori di doppio o triplo vitalizio come Loiero o Olivo? Forse perché anche a loro deve la sua vetrina in politica? Credo che tutto questo gli faccia comodo solo per affiancarsi ai cinque stelle, provare a crescere nei sondaggi e avere un paio di argomenti strumentali per cercare di attaccare il sindaco e il consigliere comunale che, in passato o attualmente, sono stati fra i banchi di palazzo Campanella e hanno maturato il vitalizio. Capisco che la mancanza di argomenti seri per fare opposizione in Comune gli imponga di puntare l’indice su altro, ma quello che non capisco è perché Scalzo, invece di ipotizzare rivolte di piazza, non chieda a tutti i consiglieri regionali, come sto facendo io adesso, di dimettersi. Insomma, sulla questione Salvatore è riuscito a dare prova della sua straordinaria capacità di prendere lucciole per lanterne, dimenticando, come sempre, quanto il suo ruolo nella politica catanzarese sia dovuto proprio alla politica. Nessuno può negare la condizione di privilegio nella quale è stato inserito da alcuni esponenti di spicco del centro-sinistra nazionale fin dal momento della candidatura contro Traversa. Se volesse combattere i privilegi, il capogruppo Pd dovrebbe cominciare da quelli che fanno di lui un aspirante mandarino della classe dirigente italiana. Un politico di professione a tutto tondo. Il re dei privilegi. In barba ai sacrifici quotidiani di tanti altri suoi coetanei, che possono vantare curricula, master o stage dello stesso livello, ma riescono solo con innumerevoli difficoltà a sbarcare il lunario, Scalzo ha capito subito quanto fosse furbo diventare uno “yes man” della sinistra. Una volta entrato in Parlamento, Salvatore potrà finalmente coronare il sogno di vivere con la politica, perché capisco come il guadagno di un semplice consigliere comunale non possa bastare al proprio sostentamento. Nel momento in cui diventerà onorevole non mancherò di chiedergli di fermare i privilegi dei suoi colleghi. Ma sono sicuro, purtroppo, che come non l’ha fatto ora per difendere D’Attorre, non lo farà, a maggior ragione, quando si tratterà di se stesso. Si troverà nella stessa condizione per cui ha potuto criticare i consiglieri regionali e gliene chiederò conto”.
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