Reggio Calabria. Stamane in Roma presso la Sala del Consiglio della Sede del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, si è tenuto l’incontro di pre-selezione relativo alla Candidatura della Città di Reggio Calabria al titolo di Capitale Europea della Cultura – Italia 2019 , il cui esito sarà reso noto nella giornata di domani.
Il progetto, elaborato dal Comitato scientifico costituito su impulso del Prefetto Vittorio Piscitelli, è stato illustrato alla Commissione selezionatrice da una delegazione composta da rappresentanti del Comune, della Provincia, della Regione e del Comitato Scientifico.
L’iniziativa è supportata da reggini di chiara fama come lo stilista Santo Versace che così si è espresso al riguardo: “La proposta di candidatura di Reggio Calabria a Capitale europea della Cultura per il 2019 incontra tutto il mio apprezzamento e la mia condivisione.
Ritengo, infatti, che la candidatura esprima, attraverso un solido progetto culturale, una volontà di riscatto e di crescita della città pur in un momento di sua difficoltà.
Reggio Calabria è la mia città, la città dove si sono formati il mio immaginario, le mie emozioni e i miei valori più profondi. Pur avendo conosciuto ed attraversato larga parte del mondo, è a Reggio Calabria che, ad ogni mio ritorno, ritrovo un più forte equilibrio interiore con lo spazio e la natura.
Ritengo intrigante, importante ed attuale il progetto “Reggio Calabria, porta del Mediterraneo”, che si ricollega ad una autentica dimensione vissuta dalla città nel corso dei secoli, ma che sa soprattutto guardare al futuro: al dialogo tra le culture europee e mediterranee per costruire un nuovo e stabile equilibrio di convivenza tra i popoli.
La storia e i contenuti delle creazioni Versace non sono estranee a queste contaminazioni, che io ho respirato nel corso della mia vita vissuta a Reggio e che ancora oggi avverto.
Reggio è una città di luce, di profumi, di orizzonti, di miti, è una città che vuole definitivamente assumere un ruolo all’altezza della sua storia e delle sue capacità.
Il mio cuore e il mio pensiero sono con Reggio Calabria, pronti a sostenerla in questa esaltante sfida a Capitale europea della Cultura per il 2019.”
A sostenere la Città è sceso in campo anche il Prof. Lucio Villari, illustre storico reggino, convinto che “il progetto ribalterà l’immagine tradizionale di una Reggio ai margini, non solo geografici, dell’Italia. Quei margini sono in realtà uno dei rari “confini” della storia e della cultura sempre aperti sia al Mediterraneo sia a tutta l’Europa. Perché Reggio è una città di confine come può esserlo, ad esempio, Trieste, Venezia, Varsavia, Lisbona…, ma si tratta sempre di confini creativi tra il più antico passato ( e Reggio Calabria è tra tutte le possibili città la più antica) e il più libero, pacifico futuro. Un futuro, come avrebbe appunto detto Carlo Levi, “dal cuore antico”.
Se non fosse stata usata per Roma in un altro senso e in ben altre circostanze drammatiche, andrebbe bene l’espressione: “Reggio Città Aperta…”.
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