Reggio Calabria. “Otto chilometri di pista ciclabile, per un circuito che collegherà la Stazione Lido alla “Capannina costeggiando lo Stretto e offrendo un panorama paesaggistico da favola, ad altissima attrazione turistica”, e ancora “la novità è poi accompagnata da una serie di servizi appositi: nel punto di partenza e di arrivo del circuito, infatti, sarà possibile affittare le bici e, lungo il percorso, saranno create delle aree di sosta.” Così recitavano, solo pochi mesi fa, alcuni articoli inerenti il nuovo circuito ciclabile cittadino finanziato con fondi P.I.S.U. (Programma Integrato Sviluppo Urbano) per un importo di due milioni di euro. La realtà dei fatti, tuttavia, è ben altra. Cartoni di banane, scatoloni di scarpe e oggetti di vario tipo albergano su tutto il tratto ciclabile nella zona mercatale del venerdì in quel del viale Calabria, a pochi metri dalla Stazione Atam. Questo è quello in cui ci si imbatte percorrendo la nuova pista ciclabile e, in particolare, il tratto sopra indicato. Il problema però, se possibile, è ancora più grave. Tralasciando di elencare le autovetture in sosta proprio nella parte di carreggiata adibita a pista ciclabile, si evidenzia l’assenza di segnaletica verticale e orizzontate, eccezion fatta per i limiti di carreggiata, dossi di gomma e cemento. Mi chiedo: è possibile che la pista ciclabile non sia stata ancora terminata e collaudata? E, in questo caso, atteso che il cantiere sarebbe ancora aperto, perché è consentito l’accesso ai ciclisti costretti non solo a fare gincane tra rifiuti e altri impedimenti ma esposti ai pericoli della strada, senza l’esistenza di alcuna segnaletica che li tuteli? La pista ciclabile è un modo salutare per muoversi in città e per fare sport. La città, come ci dice il Consiglio d’Europa, deve essere camminabile, ciclabile, percorribile, calpestabile. È necessario che i Commissari facciano chiarezza su questa vicenda. La pista è terminata bisogna renderla percorribile e predisporne la segnaletica, in caso contrario va ultimata al più presto.
Giuseppe Falcomatà
Partito Democratico