Catania. La Direzione Investigativa Antimafia di Catania, a seguito di una proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale formulata dal Direttore della D.I.A., dott. Arturo De Felice, ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di M.A.D. di anni 43 nativo di Castel di Iudica e domiciliato in Belpasso. Nello scorso settembre M.A.D. è stato tratto in arresto, unitamente ad altri 9 soggetti, nell’ambito della c.d. “Operazione Tuppi” condotta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania. L’inchiesta aveva consentito di mettere in luce l’esistenza di un’articolata associazione dedita all’importazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti a Catania. All’interno di tale organizzazione criminale trovavano collocazione, in posizione verticistica, N.G., rientrato a Misterbianco dopo un lungo periodo detentivo scontato in regime di arresti domiciliari a Ravenna, fratello del più noto Mario detto ‘u Tuppu. Nell’indagine emergeva inoltre la figura di M.A.D. che, oltre a gestire in proprio attività illecite legate al traffico di sostanze stupefacenti aveva il compito di reperire e rivendere la droga per conto dei N.G. con i quali progettava importazioni di ingenti quantitativi di cocaina da smerciare per lo più sul mercato catanese. A seguito di una articolata attività di indagine patrimoniale tesa a verificare le modalità di acquisizione del patrimonio riconducibile al M.A.D., la Direzione Investigativa Antimafia ha avanzato una proposta di misura di prevenzione personale e patrimoniale che il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione – ha recepito emettendo, ai sensi della normativa antimafia, il relativo provvedimento di sequestro. Sul versante patrimoniale è stata accertata l’assenza, in capo al prevenuto ed ai familiari e conviventi, di risorse lecite idonee a giustificare gli investimenti posti in essere, nel contempo, una cospicua e generalizzata sproporzione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio posseduto. Con il provvedimento adottato a carico di M.A.D. è stato disposto il sequestro del patrimonio riconducibile allo stesso, al momento stimato in circa 300.000,00 euro, tra cui figurano, in particolare, due aziende operanti nel settore della commercializzazione di autoveicoli, un immobile e conti correnti e disponibilità bancarie.
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