Cosenza. “Generazione sud, Generazione zero. La nuova generazione che avanza si confronta con i politici”. E’ il tema di un affollato convegno svoltosi presso il Salone degli Specchi della Provincia di Cosenza. Dopo una breve performance musicale offerta da Giulio Perrone, ha introdotto e moderato i lavori Davide Beltrano, scrittore e direttore del giornale online “Movimento culturale per il Sud”. Nella prima parte dell’incontro si sono alternati una serie di interventi di giovani professionisti che hanno raccontato le loro esperienze di studio e di lavoro. Per l’Associazione “Progetto Città” sono intervenuti Carlotta Chiappetta e Manuel Albo. Sono seguiti, quindi, gli interventi di Domenico Madeo, libero professionista, Salvatore Filippelli, consulente assicurativo e attivista politico, Valentina Falbo, responsabile marketing per società di servizi, Marco Porcaro, presidente di CastroLiberaMente, Armando Rossi, presidente CO.RE., Francesco Viteritti, esperto di sovranità nazionale, Alessandra Giuliani, membro del Comitato di Bisignano. Ponte fra le generazioni, Dino Vitola, presidente della DVE e assessore allo sport e al turismo al comune di Trebisacce e Orlandino Greco, Presidente del Consiglio provinciale di Cosenza. “Dobbiamo fare in modo -ha detto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, a conclusione della riunione- che incontri come quelli di stasera possano ripetersi sempre più spesso e diventare l’inizio di un percorso comune. In questi anni di grandi scoperte e di mirabili conquiste tecnologiche, il mare in cui ognuno di noi è costretto a navigare è diventato sempre più largo e il presente e il futuro si sono ulteriormente “caricati” di paure e angosce. Sfiducia e disimpegno sono cresciuti a vista d’occhio, spesso lasciando spazio al qualunquismo e al populismo. La politica ha fatto anche la sua parte, dando di sé un’immagine fortemente negativa. La strada per uscire dal nostro guscio e dalla grave crisi che attanaglia il nostro Paese e la Calabria è quella del confronto, del dialogo continuo tra generazioni diverse”. “Per troppo tempo –ha aggiunto Oliverio- la politica ha dato l’impressione di essere lontana mille miglia dai problemi della gente ed ha spinto, soprattutto i più giovani, alla sfiducia e al disimpegno. Incontri come quelli di stasera possono chiedere alla politica di risintonizzarsi con le pulsazioni che vengono dalla realtà, a patto che quest’ultima recuperi il suo significato originale di servizio e di ascolto nei confronti delle popolazioni e dei territori. Bisogna riaprire i circuiti, immettere nuove energie, recuperare parametri fondamentali per alimentare quella dimensione etica che è alla base di ogni passione e di ogni impegno politico. Parole come clientela, nepotismo, familismo, favoritismi devono essere completamente banditi dall’orizzonte dell’impegno politico per lasciare spazio a parole e comportamenti come merito, pari opportunità, regole uguali per tutti”. “Se non faremo questo sforzo, se ognuno di noi non farà questo sforzo –ha concluso Oliverio – non andremo da nessuna parte e questa terra continuerà ad essere nemica di se stessa e dei suoi stessi figli. Io sono convinto che ce la faremo. Giovani come voi mi danno la fiducia e la speranza che, insieme, potremo costruire un Paese ed una Calabria diversi e migliori”.