Reggio Calabria. Il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria, Stefano Musolino, al termine della lunga e appassionata requisitoria ha chiesto l’ergastolo per tutti e tre gli imputati nel processo Armo, celebrato dinnanzi alla Corte d’Assise presieduta da Ornella Pastore e scaturito dall’omicidio del 41enne Marco Puntorieri, avvenuto il 15 settembre 2011 nella collina di Armo, periferia del capoluogo. I tre imputati sono Domenico Condemi, Natale Cuzzola e Domenico Ventura. Secondo la ricostruzione dell’accusa il primo va condannato quale mandante, gli altri due quali esecutori materiali dell’assassinio.
Domenico Ventura fu arrestato dai Carabinieri, gli altri due dalla Squadra Mobile nel corso dell’operazione “Armo”.
Qualcuno, all’insaputa dei killer, filmò il delitto nei pressi di un casolare in contrada Armo, e recapitò ai Carabinieri, che arrestarono Ventura, una penna usb cui erano acclusi dei file audio/video, frutto di riprese effettuate a mano libera ed a mezzo di una seconda telecamera fissa.
Qualche tempo dopo il cerchio si è chiuso con l’arresto degli altri due grazie all’indagine della Squadra Mobile, che aveva messo una microspia nell’automobile utilizzata dai killer per compiere il sopralluogo e la prova generale del delitto il giorno precedente l’uccisione. La vittima era indiziata di essere organica alla cosca Libri. Secondo l’accusa l’omicidio è stato premeditato e consumato in seno alla medesima organizzazione criminale di cui anche la vittima avrebbe fatto parte, considerati i suoi trascorsi giudiziari. In particolare il pm Stefano Musolino, nel corso della requisitoria, ha indicato Condemi quale mandante di Cuzzola per conto della cosca Caridi, federata al più potente clan Libri, mentre Ventura sarebbe stato l’esecutore per conto della stessa cosca Libri. L’udienza è stata rinviata al 20 maggio per le arringhe dei difensori.
Fabio Papalia