Reggio Calabria. Le vasche presenti ai fianchi del monumento di Piazza De Nava continuano a rimanere in uno stato di degrado veramente vergognoso. Un luogo in cui l’inciviltà di alcune persone e soprattutto l’abbandono dei servizi di manutenzione ha portato ad uno stato di incuria che regna non solo da oggi. Anche le fontane, come ormai si è abituati a vederle, sono mal funzionanti con una di esse ferma nel flusso d’acqua da tempo immemorabile. Ma ciò che attira negativamente l’attenzione del turista (che dopo aver incamerato l’orrida visione ne immortala fotograficamente l’immagine!), è la condizione di incuria esistente nelle vasche di raccolta delle acque, con una di esse ospitante un liquido nauseabondo. A fianco, l’altra vasca, grazie all’azione dei soliti trogloditi, è usata come cestino portarifiuti per la raccolta di bottiglie di plastica e vetro, buste e cartacce che giacciono al suo interno da lungo tempo. Ambedue presentano della “melma vegetale” che galleggia in superficie. Anche il monumento, inaugurato nel lontano 28 giugno del 1936, che fu dedicato all’illustre reggino Giuseppe De Nava per la profonda opera umanitaria che profuse a favore della città soprattutto dopo il catastrofico terremoto del 1908 che la devastò, non si presenta molto meglio. Oggi purtroppo l’opera scultorea, che ricorda il trascorso dell’illustre cittadino che tanto fece per Reggio e per i reggini, appare compromessa e lasciata a se stessa con gli escrementi dei colombi sparsi su tutta la superficie che un tempo si presentava di colore bianco. Immagini di degrado che purtroppo resistono ed insistono nel presentarsi in un sito posto a pochi metri dal Museo Archeologico, punto d’arrivo per i (tanti) visitatori che, prima di entrare ad affollare le prestigiose sale del Museo, amano immortalare monumenti e quant’altro riesca ad attirare la loro attenzione.
Guglielmo Rizzica