Lamezia Terme (Catanzaro). Un falso allarme bomba è scattato ieri sera a bordo del volo Ryanair FR5903 decollato da Lamezia e diretto all’aeroporto di Bergamo “Orio al Serio” con a bordo 187 passeggeri e 6 membri di equipaggio. Dopo il decollo, avvenuto alle 21,20, una telefonata anonima al centralino della Polaria dell’aeroporto calabrese ha segnalato la presenza di un ordigno sull’aereo. Nell’aeroporto bergamasco è scattato il piano antiterrorismo, coordinato dalla Polizia di Frontiera con il coinvolgimento di tutte le componenti di sicurezza previste dal protocollo di emergenza, di Enac, Enav e Sacbo. In particolare sono stati attivati gli specialisti artificieri e antisabotaggio, le squadre cinofile antiesplosivo e il distaccamento aeroportuale dei vigili del fuoco.
Contemporaneamente l’evento ha attivato il sistema di difesa aerea avviando la procedura di ‘scramble’, ovvero il decollo immediato di velivoli caccia intercettori dell’Aeronautica Militare in servizio di allarme sul territorio nazionale. Alle 22.14, riferisce una nota dell’Aeronautica militare, il CAOC-TJ (Combined Air Operation Center di Torrejon) agenzia Nato responsabile di settore, ha ordinato lo “scramble”.
I due caccia Eurofighter partiti dall’aeroporto di Grosseto in pochissimi minuti, sotto il controllo dei radar della difesa aerea assicurata dall’Aeronautica Militare, hanno eseguito la procedura di intercettazione in contatto con l’Autorità Governativa Nazionale (NGA). Una volta verificato l’atterraggio in sicurezza del velivolo di linea da parte dell’NGA, è stato comunicato l’ordine di rientro alla base per i due Eurofighter del 4^ Stormo. L’attività, così come le procedure (nazionali e Nato) per la sorveglianza e controllo continuo dello spazio aereo, si sono confermate efficaci, oltre che prontamente e professionalmente eseguite.
L’aereo è atterrato alle 22,40 e ha raggiunto un’area di parcheggio remota a distanza di sicurezza. I passeggeri sono stati sottoposti a controllo radiogeno supplementare prima di raggiungere la sala riconsegna bagagli e l’uscita. I bagagli da stiva sono stati radiogenati e controllati attraverso i sistemi antiesplosivo. Il velivolo, fermo e vuoto, ha subito l’ispezione di bonifica da parte dei nuclei specializzati con il supporto e la presenza dei vigili del fuoco fino alla completa messa in sicurezza, una volta accertata l’infondatezza della minaccia.
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