Reggio Calabria. A guardare dall’alto del Calopinace sembra tutto pronto per l’inaugurazione del parco e del parcheggio di via Aspromonte, che è stato costruito nel luogo dove una volta sorgevano i mercati generali. Metà dell’area è occupata da un parco giochi, se così si possono definire tre giostrine tre (uno scivolo, un’altalena a due posti, e una sorta di cavalluccio dondolante) e cinque panchine. Il tutto splendidamente illuminato da 12 lampioni (più pali che panchine) e contornato da un po’ di terreno ancora in parte incolto ma che ospiterà, negli anni, quegli alberelli che dovessero riuscire a resistere. L’altra metà dell’area, invece, accoglie una quarantina di stalli per la sosta di autovetture, anche quest’area opportunamente illuminata coi lampioni. Una ottima notizia per residenti e per quanti lavorano in zona. Gli stalli sono stati tracciati con strisce bianche, ergo forse non saranno a pagamento, salvo che spuntino parchimetri prima dell’inaugurazione, che dovrebbe tenersi a breve.
Un’opera del genere, così realizzata, serviva? Certamente, come certamente si poteva realizzarne una ancora più utile. Ovviamente nessun appunto viene mosso alla ditta e alle maestranze che hanno eseguito il progetto e a chi lo ha ideato, i quali hanno fatto, e sembra anche bene, quel che gli è stato richiesto. Le nostre critiche sono indirizzate semmai alla scelta politica (ed è giusto precisare che il merito o il demerito dell’opera non è certo attribuibile all’attuale amministrazione comunale) di realizzare l’opera in questo modo. Il “parco”, innanzitutto… era proprio necessario realizzare un “parco” in quest’area? A occhio si tratta, volendosi tenere abbondanti con le misure, di nemmeno mille metri quadrati di area verde. Era così indispensabile realizzare un parco a trecento metri in linea d’aria (calcolo a occhio sempre approssimativo) da piazza Garibaldi? A quattrocento metri dalla Villa Comunale? Ad altrettanti metri di distanza da quello che dovrebbe essere il Parco Lineare Sud?
E’ un polmoncino verde che nulla o poco, pochissimo, aggiunge alla città. Si poteva realizzare un unico grande parco giochi… ma forse sarebbe più giusto, più decoroso e più opportuno completare la sempre annunciata e mai realizzata bonifica della villa Comunale, che sta lì apposta.
Quaranta posti auto in più servivano alla città? Certamente, specialmente se pensiamo ai posti auto cancellati dal folle percorso della pista ciclabile. Ma quaranta posti auto servono a risolvere il problema del traffico in centro? Assolutamente no.
E allora, tanto valeva avere il coraggio di prendere una decisione netta in un senso o nell’altro. Probabilmente sarebbe stato più utile realizzare un mega parcheggio, e preferibilmente multipiano. A caval donato non si guarda in bocca. La nuova giunta non c’entra con le scelte precedenti, quest’opera hanno trovato e questa inaugureranno fra qualche giorno. Qualcuno, nell’euforia da nastro, ci dirà che è un’opera simbolica… il simbolo delle solite operette.
Fabio Papalia