Reggio Calabria. Al termine di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, personale della Polizia di Stato ha notificato in carcere a Gaetano Morabito, 25enne del luogo, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, in quanto ritenuto presunto responsabile di rapina pluriaggravata commessa a Gallico di Reggio Calabria la sera dell’8 novembre 2014 ai danni di una donna anziana.
Quella sera, agli agenti della Polizia di Stato intervenuti sul posto, la vittima ha riferito di aver subito una rapina intorno alle ore 22.00 ad opera di 4 individui che – agendo a volto scoperto, con guanti in lattice e vestiti di scuro – avevano fatto irruzione all’interno della sua abitazione e sotto la minaccia di un coltello, dopo averla immobilizzata, si erano impossessati di numerosi oggetti in oro (orecchini, collane, orologio, fedi nuziale, bracciali, catenine, medaglie, argenteria ed anelli), dandosi alla fuga al termine dell’azione delittuosa.
Le prime indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno consentito di accertare che ad agire erano stati cinque individui, uno dei quali era rimasto fuori a fare il palo e gli altri quattro erano penetrati all’interno dell’abitazione dell’anziana mentre era intenta a vedere la televisione, sicché – allo scopo di compiere la rapina – l’hanno immobilizzata coprendole gli occhi, l’hanno trattenuta e condotta nella camera da letto, obbligandola a sedersi sul letto, le hanno legato le mani dietro la schiena e le caviglie con nastro adesivo e l’hanno minacciata di ucciderla puntandole il coltello. La vittima della rapina non è stata in grado di riconoscere gli aggressori.
Tuttavia, le indagini delegate alla Squadra Mobile dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, hanno consentito di acquisire plurimi elementi indiziari in capo ad uno dei presunti autori della rapina che è stato individuato in Gaetano Morabito.
Ed invero, le verifiche sugli automezzi che la sera della rapina erano presenti nei pressi dell’abitazione della vittima, i percorsi da essi seguiti in città, nonché l’analisi dei dati e degli elementi acquisiti dall’attivazione di alcuni presidi tecnologici, unitariamente esaminati, hanno condotto gli investigatori a ritenere concordemente che uno degli esecutori materiali della rapina fosse Gaetano Morabito.
Il delitto di rapina è stato contestato a Morabito nella forma aggravata in quanto commesso in concorso con altri quattro soggetti non identificati, con l’uso di armi, all’interno di un luogo di privata dimora, ponendo la vittima ultrassentacinquenne in stato di incapacità di agire ed ostacolando la privata difesa.
Il provvedimento restrittivo è stato notificato a Morabito presso la Casa Circondariale di Arghillà dove era detenuto per altra causa (conseguente all’arresto effettuato nel mese di marzo scorso dalla Squadra Mobile per le armi rinvenute nelle case parcheggio di Via Esperia).
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