Reggio Calabria. Il gup Barbara Bennato, in parziale accoglimento delle richieste del pm Giovanni Calamita, ha pronunciato sentenza nel processo, celebrato con rito abbreviato, scaturito dall’operazione “Cavallo di ritorno” (“Cheval de retour” il nome esatto dato all’operazione dagli inquirenti – clicca qui per leggere l’articolo sull’operazione), condotta dalla Squadra Mobile che il 28 maggio 2015 portò all’arresto di 9 rom, con l’accusa a vario titolo di numerosi episodi di furto, ricettazione e tentate estorsioni.
L’indagine aveva fatto emergere una serie di vicende legate al fenomeno estorsivo, ampiamente diffuso nel territorio reggino, comunemente noto come “cavallo di ritorno”, posto in essere prevalentemente da soggetti appartenenti alla comunità rom stanziale nella città di Reggio Calabria, segnatamente nel quartiere Ciccarello. Gli investigatori della Squadra Mobile diretta dal primo dirigente Francesco Rattà avevano individuato, nel corso delle indagini durate oltre un anno, un insieme di soggetti, secondo l’accusa dediti – con metodicità e sistematicità – alla sottrazione di automobili ai proprietari con i quali successivamente prendevano contatti, previa loro individuazione attraverso le generalità riportate sui documenti custoditi a bordo dei mezzi rubati, al fine di avanzare la richiesta estorsiva quale condizione unica per la restituzione delle autovetture trafugate.
Ebbene il gup ha assolto tutti gli imputati dal reato di associazione per delinquere. Francesco Morelli, difeso dall’avv. Attilio Parrelli, è stato inoltre assolto per uno dei tentativi di estorsione che gli veniva contestato, e condannato per altri capi di imputazione.
Dopo le repliche del pm di udienza Teodoro Catananti, il gup Bennato oggi ha dato lettura del dispositivo della sentenza con le seguenti condanne:
- Cosimo Berlingeri, 4 anni e 8 mesi di reclusione e 4 mila euro di multa;
- Domenico Berlingieri, 2 anni di reclusione e 3 mila euro di multa;
- Gianluca Berlingeri, 4 anni di reclusione e 4 mila euro di multa;
- Alessandro Bevilacqua, 3 anni e 4 mesi di reclusione e 2 mila euro di multa;
- Andrea Bevilacqua, 5 anni 2 mesi e 20 giorni di reclusione e 4 mila euro di multa;
- Patrizio Bevilacqua, 5 anni 2 mesi e 20 giorni di reclusione e 4 mila euro di multa;
- Francesco Morelli, 5 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione e 4 mila euro di multa;
- Vittorio Morelli, 3 anni e 4 mesi di reclusione 3 mila euro di multa;
- Antonio Bevilacqua, 4 anni e 8 mesi di reclusione e 4 mila euro di multa.
Assolti due imputati: Massimo Bevilacqua difeso dall’avv. A. Priolo e Carlo Morello difeso dall’avv. Giacomo Iaria.
Fabio Papalia
