Reggio Calabria. Avrebbe fatto credere a due giovani ospiti della cooperativa inserita nel progetto Sprar di avere il potere di accelerare o rallentare le pratiche per la richiesta di asilo in cambio di favori sessuali. Con l’accusa di tentata violenza sessuale e tentata concussione e violenza privata è finito agli arresti domiciliari un uomo di 49 di Condofuri, in provincia di Reggio Calabria. I particolari dell’indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo e coordinata dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa al comando provinciale dell’Arma. Le due giovani, entrambe ventenni, avevano paura di non essere credute dalle autorità italiane, ed è per questo – ha rivelato lo stesso procuratore aggiunto – che le due hanno consegnato ai carabinieri le “prove” che avevano raccolto da sole: ossia la registrazione delle conversazioni che inchioderebbero l’operatore arrestato.
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