Palizzi (Reggio Calabria). Dopo essere intervenuto in collegamento con la trasmissione “Porta a Porta” condotta da Bruno Vespa – lo scorso 4 Maggio – il Sindaco di Palizzi, Arturo Walter Scerbo ritorna in Tv. Ieri sera infatti, è stato ospite del programma “Piazza Pulita”, andato in onda su La 7 e condotto da Corrado Formigli.
Di recente, Scerbo è finito sotto l’attenzione dei media per le minacce di morte subìte per il suo ambizioso progetto di proiettare Palizzi in chiave di città che accoglie, garantendo i diritti di tutti ed in particolare degli immigrati, concretizzandolo con l’esperienza di ospitalità di undici extracomunitari presso l’ostello di Pietrapennata. “Ho risposto alle minacce – ha dichiarato il Sindaco alle telecamere di La 7 – aumentando il numero degli ospiti, che oggi sono ventuno”.
Scerbo si è ritrovato a destreggiarsi in questo agone televisivo provando a difendersi dai colpi verbali lanciati dal governatore del Veneto Luca Zaia (Lega Nord), di netta opposta fazione. Zaia che ha ripetuto più volte di non voler far apparire la questione come una forma di “razzismo” ma quasi di sopravvivenza, poiché costretti da un’evidente “pressione demografica”. Come è stato ricordato in studio – pezzi della Lega Nord hanno ribadito più volte il bisogno di “rimandare indietro i barconi”.
Secondo il primo cittadino di Palizzi, invece, il modo migliore per affrontare la questione è quello “di agire seguendo due strade: una qui e una lì. Qui, non bisogna creare nuove sacche di povertà ma creare condizioni d’integrazione e sopratutto condizioni di lavoro, quel lavoro che i nostri concittadini non fanno più. La seconda via – continua Scerbo – è quella di farli lavorare nel loro Paese di provenienza”.
Si torna a parlare di patto tra Italia e Libia per poter gestire i flussi dei richiedenti asilo e si riporta sotto l’attenzione di tutti quella che è ormai una palese questione umanitaria. “Bisogna fermare gli esempi di odio, di xenofobia – conclude Scerbo – il Mondo è oramai globalizzato, occorre lavorare per creare una coesistenza civile, tutti possono arrivare e nessuno deve essere Straniero”. Se sia accoglienza per convinzione o per convenienza, sarà il tempo a dirlo.
Dopo le sue parole rimane però in sospeso l’interrogativo del Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta “Tutta l’Africa in Italia?”. L’augurio è che solidarietà e cultura possano affondare le proprie radici a Palizzi, prima che crescano i frutti dell’odio che in tanti seminano.
Maristella Costarella