Reggio Calabria. L’arch. Marcello Cammera avrebbe voluto rispondere alle domande ma ha seguito l’indicazione di non rispondere data dai suoi legali attesa la non conoscenza di tutti gli atti processuali. Lo rendono noto gli avvocati Massimo Canale e Carlo Morace, difensori di fiducia dell’architetto Marcello Cammera. Oggi si è svolto l’interrogatorio di garanzia per l’architetto che nei giorni scorsi è stato sottoposto a fermo disposto dalla Procura della Repubblica direzione distrettuale antimafia nei confronti di 10 persone nell’ambito dell’operazione Reghion.
A Cammera, che all’epoca dei fatti contestati era dirigente dell’ufficio “Progettazione ed esecuzione lavori pubblici” (poi divenuto “Settore servizi tecnici) del Comune di Reggio Calabria, la Procura contesta i reati di concorso esterno in associazione mafiosa, turbata libertà degli incanti, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità. La Procura ha chiesto la convalida del fermo e l’applicazione della misura di custodia cautelare in carcere. Domani è atteso il pronunciamento del gip Caterina Catalano.
Fabio Papalia