Reggio Calabria. Il primo a salvarsi è stato lui stesso. Senza voler nulla togliere alla generosa, efficace e massacrante attività dei soccorritori impegnati per 5 giorni nelle ricerche di N.L., di 69 anni, è stato proprio lo stesso cercatore di funghi a fare la parte più dura perché, nonostante l’età, ha saputo mantenersi in vita per cinque lunghi giorni e cinque lunghe notti. Si è conclusa positivamente quindi l’attività di coordinamento della Prefettura di Reggio Calabria che il 31 ottobre scorso aveva attivato il Piano provinciale per la ricerca di persone scomparse per il ritrovamento di una persona dispersa in località Cerasia, nel Comune di Samo (RC). Il dispositivo di soccorso per l’attività di ricerca, avviato tempestivamente già nella giornata del 30 ottobre con i Vigili del Fuoco, il Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico, i Carabinieri di San Luca, una squadra della Guardia di Finanza del Soccorso Alpino Guardia di Finanza e le pattuglie del Corpo Forestale dello Stato di Bagaladi, Gambarie d’Aspromonte e del Posto fisso di Basilicò e della Squadra Cacciatori Calabria di Stanza a Vibo Valentia, è stato implementato con l’attivazione del Piano provinciale per la ricerca di persone scomparse, che ha visto impegnati circa 100 uomini al giorno in turni h 24 e con l’impiego di unità cinofile ed elicotteri.
I Vigili del Fuoco, come previsto dal Piano, hanno allestito un Posto di Comando Avanzato in località Materazzelli, nel Comune di Samo, per pianificare e gestire le ricerche in loco, punto di partenza delle varie squadre che si sono succedute nella ricerca del disperso per 5 giorni. La direzione tecnica della ricerca, come previsto nel Piano, è stata affidata ai Vigili del Fuoco e il coordinamento delle Forze di Polizia al Corpo Forestale dello Stato, atteso che le ricerche si sono effettuate in zona non antropizzata. Il dispositivo di ricerca era composto da personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri, compresi il reparto speciale dello Squadrone Eliportato dei Cacciatori di Stanza di Vibo Valentia, della Guardia di Finanza – che ha messo in campo anche due unità cinofile – del Corpo Forestale dello Stato, compresi gli operai in servizio all’Ufficio Territoriale della Biodiversità, di diversi operai afferenti all’Azienda Calabria Verde e di volontari. Tutti si sono incessantemente prodigati per le attività di ricerca in un territorio impervio. Nella ricerca sono stati impiegati, altresì, un elicottero dei Carabinieri, uno della Polizia di Stato, uno del Corpo Forestale dello Stato e uno in uso all’Azienda Calabria Verde della Regione Calabria, che sorvolavano a turno la zona. Le squadre di soccorso sono state dotate dai Vigili del Fuoco di GPS al fine di trasferire i dati strumentali su apposito programma per tracciare le aree perlustrate. Le località ispezionate sono state: Taglio Pollia, Giardini, Valle Infernale, Croce di Dio, Forgiarelle e Ferraina alcune in agro del Comune di Samo (RC) ed altre ricadenti nel territorio del Comune di San Luca.
Stamattina, alle ore 11.00, il disperso è stato ritrovato dalle squadre attivate: le condizioni di salute erano discrete, considerato anche la lunga permanenza in zona montana e le temperature rigide, proprie degli orari notturni a quelle altitudini. Sul posto è stato fatto intervenire l’elisoccorso e successivamente un elicottero del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco del nucleo di Catania, appositamente attrezzato per il recupero del personale con verricello. Il cercatore di funghi, dopo una difficoltosa e prolungata operazione per il recupero, alle ore 15.30 è stato direttamente trasferito dall’elicottero presso l’Ospedale di Reggio Calabria. Attualmente è sottoposto alle necessarie visite mediche di controllo le cui prime risultanze evidenziano delle buone condizioni di salute. L’uomo, in questo caso l’età ha significato anche “esperienza”, è riuscito a resistere all’addiaccio per cinque giorni sfruttando piccole accortezze che si sono rivelate decisive nella lotta per la sopravvivenza. Da quanto ci hanno riferito i soccorritori, l’uomo si è scelto per la notte dei posti più riparati dal vento, con le spalle coperte a nord, coprendosi con foglie e rami per mantenere il calore del corpo. Stamattina la famiglia aveva lanciato un appello disperato, finalmente i suoi cari potranno riabbracciarlo.
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nella foto una delle aree sorvolate dall’elicottero