Scilla (Reggio Calabria). I militari della Stazione Carabinieri Forestale di San Roberto, a seguito di segnalazione pervenuta dai volontari del CABS (Committee Against Bird Slaughter) che anche in questo caso si è dimostrata determinante per l’esito finale, hanno portato a termine un’operazione antibracconaggio in contrada Piano Aquile del Comune di Scilla. B.A., di anni 77 ed il di lui figlio B.G., di anni 46, sono stati denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria competente per esercizio della caccia in periodo di divieto generale. Contestualmente, i militari hanno proceduto al sequestro di un fucile da caccia col relativo munizionamento, già convalidato dall’A.G. L’operazione svolta è inserita nel più ampio contesto delle attività di prevenzione e repressione del bracconaggio che in questo periodo dell’anno vengono pianificate e realizzate dai Carabinieri Forestali afferenti al Comando Unità Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare, tra le quali si inserisce anche il servizio denominato “Operazione Adorno 2017”, svolto al fine di prevenire o reprimere attività di caccia illegale ai danni dell’avifauna migratrice in generale. In particolare, viene protetto il transito, nell’area dello Stretto, del falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), localmente noto come “Adorno”, rapace 2 insettivoro di estrema utilità all’equilibrio dell’ecosistema, transito minacciato dall’illecita attività venatoria posta in essere dai bracconieri. Ancora una volta, si invita la popolazione a segnalare eventuali azioni in danno della fauna migratoria al numero di emergenza ambientale 1515.
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