Imola, inaugurata la nuova mostra per celebrare l’autodromo

Dopo il successo della manifestazione che ha consentito al pubblico di vedere da vicino alcune splendide monoposto che hanno fatto la storia del mondiale di Formula 1, l’autodromo di Imola apre i battenti a una nuova fiera, che ricostruisce le origini della pista e consente agli appassionati di fare un tuffo nel passato, fino agli anni Cinquanta.

Sono trascorsi esattamente settanta anni da quando un gruppo di “pionieri”, Alfredo Campagnoli, Tonino Noè, Graziano Golinelli, Ugo Montevecchi e Graziano Golinelli, ebbe un’intuizione: realizzare un piccolo circuito automobilistico (in origine extra urbano) per consentire lo svolgimento di gare di motocross e di velocità a Imola. Era il 1948 e quel progetto fu portato avanti per alcuni anni, sfociando poi nel 1953 in quello che sarà il tracciato definitivo, mantenuto fino a oggi nonostante vari interventi di restyling, anche negli ultimi anni.

Imola oggi. In attesa di scoprire quale sarà il futuro di Imola come sede di gare di Formula Uno (un sogno che continua a essere vivo, nonostante un’attesa che ormai dura da oltre dieci anni), la pista ha ospitato numerose competizioni “minori”, ed è entrata a far parte del programma di Rse Italia, la società che consente anche ai non professionisti di vivere in prima persona l’ebbrezza di un giro su un bolide. Ad esempio, i prossimi appuntamenti sull’autodromo di Imola sono fissati per i giorni sabato 4 novembre e sabato 2 dicembre 2017, mentre i successivi sono in calendario nel weekend del 9 e 10 febbraio 2018.

Un salto nel passato. Dall’asfalto ai ricordi, allora, grazie alla mostra organizzata presso il Museo “Checco Costa” che è ospitato presso l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari: è in questi spazi che, fino al 16 ottobre, gli appassionati di motori e velocità potranno fare un tuffo nel passato e scoprire la “Imola ’50. Alle origini del mito“, come recita il titolo della kermesse.

Sguardo agli anni Cinquanta. Come suggerito dal nome, l’esposizione intende presentare le origini della storia dell’Autodromo di Imola, inaugurato in modo ufficiale il 25 aprile del 1953, attraverso un lavoro di ricostruzione delle prime gare di motociclismo e di automobilismo disputate sul circuito del Santerno: come ben sanno gli sportivi più attenti (o più esperti), parliamo della leggendarie Coppa d’oro Shell per le moto e del Gran Premio Shell per le auto. Questo incredibile viaggio consente di rivivere l’atmosfera unica degli anni Cinquanta attraverso i bolidi che furono protagonisti sulla nuovissima pista di Imola, celebrata una volta di più come una delle più amate d’Italia.

Tra foto, video e auto in mostra. La mostra, curata da Matteo Brusa e realizzata da Imola Faenza Tourism Company (che è la società che si occupa della promozione turistica dei territori locali) in collaborazione con il CON.AMI, il Crame (Club Romagnolo Auto e Moto d’Epoca) e con il patrocinio del Comune di Imola, offre uno speciale percorso emozionale, che si articola in preziose fotografie e inediti documenti video che fanno da contorno e da scenografia suggestiva alle vere protagoiniste dell’esposizione, le mitiche vetture che emergono come straordinarie opere d’arte.

Protagoniste le vetture. I visitatori potranno ammirare da vicino le vetture “Sport” di quegli anni, a cominciare dalle “padrone di casa” Ferrari e Maserati che dominarono i primi Gran Premi imolesi, passando per le rivoluzionarie Lotus di Colin Chapman e per la potente Porsche 500 RS. Non mancano gli esemplari a due ruote, come le moto “carenate” che hanno sfrecciato sulla pista emiliana in tutti gli anni Cinquanta, la Guzzi 8 cilindri (trionfatrice nel 1957 e in grado di spingersi a una velocità di 275 km/h!), la MV Agusta, la Gilera 500 e così via.

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