L’ultimo Campionato Mondiale di Formula Uno, recentemente conclusosi, ha consegnato alla storia dello sport motoristico per eccellenza un nome nuovo: Max Verstappen. Il pilota olandese è stato capace di interrompere il dominio di Lewis Hamilton il quale,insieme a Michael Schumacher, guida con 7 edizioni la classifica dei mondiali vinti. Verstappen è entrato così nell’elenco dei piloti che possono vantare almeno un mondiale vinto: un gruppo nel quale è in ottima compagnia.
In occasione dell’ultimo GP della stagione, quello che ha visto proprio Verstappen diventare campione, ha corso la sua ultima gara un altro campione del mondo: Kimi Räikkönen. Il pilota finlandese ha chiuso una carriera iniziata nel 2001 e nel corso della quale ha gareggiato per Sauber, McLaren, Ferrari, Lotus e Alfa Romeo. Proprio con la Ferrari ha vinto il suo unico titolo iridato, il Mondiale del 2007.
Prima di Verstappen, in realtà, un altro pilota era stato capace di interrompere la sequenza di mondiali vinti da Hamilton: Nico Rosberg, suo compagno di scuderia alla Mercedes tra il 2013 e il 2016. Hamilton ha infatti vinto tutti i Mondiali tra il 2014 e il 2020 tranne quello del 2016, vinto appunto da Rosberg: il pilota tedesco si ritirò proprio al termine di quella stagione, uscendo dalla scena della F1 da vincitore.
Il cognome Rosberg, però, era già comparso nell’albo d’oro della F1: prima di Nico, infatti, ha vinto un mondiale il padre, Keke Rosberg. Attivo a cavallo fra gli anni ’70 e gli anni ’80, il pilota finlandese divenne campione del mondo nel 1982 alla guida della Williams: probabilmente era destino che il figlio ripercorresse le sue orme anche nel numero di mondiali vinti.
Altro figlio d’arte, nonché per una sola volta campione del mondo, è invece Jacques Villeneuve. Figlio di Gilles, l’indimenticato pilota venuto a mancare sul circuito di Zolder nel 1982, il canadese è stato protagonista in Formula 1 tra il 1996 e il 2006 ai volanti di Williams, Bar, Renault, Sauber e Bmw. È stato proprio a bordo della Williams che, nel 1997, ottenne ciò che al padre non era riuscito e vinse il Mondiale di Formula 1. Curiosamente, Villeneuve esordì nei campionati americani indossando gli occhiali sotto il casco: il pilota, dopo parte della carriera passata guidando con questi, iniziò a utilizzare lenti a contatto nel 1994, come da lui stesso raccontato.
Una storia particolare è invece quella dell’unico Mondiale vinto da Jenson Button, nel 2009. Il pilota britannico per quel campionato fu al volante della Brawn, macchina entrata nella storia recente della F1: la scuderia infatti è stata operativa per quell’unico anno, nata a inizio 2009 dall’acquisizione della Honda per essere a sua volta assorbita dalla Mercedes al termine della stagione. Button vinse dominando il Mondiale del 2009 per poi passare alla McLaren dove, tuttavia, non riuscì più a ottenere risultati così netti.
Ci sono poi alcuni nomi particolarmente famosi della Formula 1 che però vantano, andando a controllare gli annali, un’unica edizione del Mondiale. È il caso di James Hunt, protagonista con Niki Lauda di una delle rivalità più accese della storia della F1: arrivato anche al cinema, dove nel 2013 è stato interpretato da Chris Hemsworth in Rush, il pilota britannico riuscì a vincere solo il Mondiale del 1976 alla guida della McLaren. Anche altre due leggende dell’automobilismo inglese possono vantare solo un Mondiale a testa, vinto da entrambi guidando una Williams: quello del 1992 per Nigel Mansell, ottenuto dominando la stagione, e quello del 1996 per Damon Hill, il cui padre Graham era stato campione nel 1962 e nel 1968.
Concludono l’elenco Mario Andretti, Jody Scheckter e Alan Jones, campioni nel 1978, 1979 e 1980; Jochen Rindt, vincitore postumo del Mondiale del 1970 dopo essere morto durante le qualifiche per il GP di Monza; infine Denny Hulme nel 1967, John Surtees nel 1964, Phil Hill nel 1961 e Mike Hawthorn nel 1958. Un club sicuramente esclusivo che però Verstappen vorrà salutare già da prossimo campionato, puntando a ripetere l’impresa.