Reggio Calabria. Quarantacinque milioni di euro provenienti dalle risorse comunitarie saranno destinate a far cambiare volto all’Impianto di valorizzazione rifiuti di Sambatello. La Regione Calabria ha denominato il futuro impianto “a riciclaggio spinto” proprio perché tratterà tutte le categorie di rifiuti differenziati con l’integrazione di una nuova linea di riciclaggio dell’umido per cui, a fine del ciclo di lavorazione l’impianto produrrà energia elettrica con scarti di produzione ridotti quasi a zero.
Secondo i calcoli del Dipartimento Ambiente il futuro impianto, una volta a regime, necessiterà di un rilevante incremento di risorse umane e lavorative. I tempi di realizzazione previsti sarebbero di due anni ma nel contempo, fa sapere la Regione, una parte dell’impianto attuale resterà operativa e funzionale, proprio per far fronte alle esigenze del Comune di Reggio Calabria e dei Comuni di provincia che attualmente confluiscono presso l’impianto, gestito da Ecologia Ogg S.p.A già da quattro anni, in affidamento ancora provvisorio e fino all’espletamento del nuovo bando che comprenderà la costruzione e la gestione del nuovo Impianto, per cui, sarà consentito anche nella fase transitoria, confluire regolarmente presso il sito di Sambatello senza che i Comuni interessati affrontino alcun tipo di disservizio inerente la raccolta dei rifiuti nel caso in cui coincidano gli orari di scarico con quelli attuali.
Hanno accolto la notizia con un po’ meno di entusiasmo i lavoratori in forza all’impianto appena appreso che il Dipartimento Ambiente nella giornata del 1 Febbraio scorso ha convocato le OO:SS per il 7 febbraio presso il Dipartimento Ambiente per un tavolo di trattative di cui l’oggetto sarebbe la volontà da parte esclusivamente della Regione di voler ridurre il personale attualmente in forza per tutta la durata della realizzazione dell’opera che, ormai è cosa risaputa, non rispetterebbe di certo i termini previsti dal progetto, che nella maggior parte dei casi e per ovvi motivi addirittura si raddoppiano.
Situazione analoga, ha coinvolto i dipendenti del sito di Sambatello già negli anni scorsi, per un periodo di quasi due anni, quando per motivi inerenti a delle mancate autorizzazioni l’impianto è stato inibito alla produzione ed è stato autorizzato solo alla ricezione e ”trasferenza“ del rifiuto presso altri impianti, senza che un solo dipendente dell’impianto, assunto a tempo indeterminato da 19 anni, sia stato quanto meno trasferito verso altri impianti gestiti da Ecologia Oggi Spa proprio perchè è stata ritenuta indispensabile la presenza dei lavoratori anche durante la fase di “trasferenza” che comporta obbligatoriamente l’impegno di quasi tutti i lavoratori nelle complesse operazioni di movimento carico-scarico e trasbordo con l’uso di automezzi speciali.
I lavoratori in piena sinergia con le proprie rappresentanze sindacali, destano una forte preoccupazione per il proprio futuro lavorativo, e benchè la Regione, nella nota di convocazione, abbia menzionato la possibilità di usufruire degli ammortizzatori sociali,che sicuramente indurrebbero i dipendenti ad una lenta agonia che durerebbe di certo oltre i due anni previsti, auspicano che l’incontro generi una saggia soluzione che vada al di là dello svendere il proprio lavoro e le proprie professionalità acquisite, ancora più grave sarebbe doverlo fare in tempi in cui si assiste alla propaganda di decine e decine di milioni di euro da investire in un impianto innovativo e simultaneamente mercanteggiare sulla pelle di 4-5 dipendenti che secondo i calcoli di alcuni “progettisti” sarebbero in surpluss,
In una terra già martoriata dalla disoccupazione ormai ai massimi livelli, la Regione Calabria, si concede il lusso di offrire il ben servito a delle poche unità lavorative che prestano la propria opera ininterrottamente da 19 anni!
Renzo Pellicano
dipendente dell’Impianto MBT di Sambatello RSU e
Dirigente della F.P.CGIL Reggio-Locri