Reggio Calabria. Il movimento trobadorico fu il primo movimento poetico della letteratura europea in volgare, e nasce nel sud della Francia verso la fine dell’XI secolo e si afferma durante il XII e il XIII, con diramazioni in Germania, nella penisola iberica ed in Italia. La civiltà dove essa fiorisce è quella cortese, cioè di corte. La figura del trovatore è quella di professionista, autore di testo in lingua volgare e compositore del pezzo musicale. Tema dominante della poesia trobadorica è la fin’amors, l’amore che raffina, e che trasferisce in ambito sentimentale le modalità del rapporto feudale e la passione amorosa può essere vissuta dal poeta con felicità o sofferenza. Guglielmo IX d’Aquitania e conte di Poitiers fu il primo trovatore ed autore di dieci componimenti, che trattano principalmente dell’amore cortese. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi nell’apposita conversazione organizzata dal Circolo Culturale L’Agorà avente come tema Les chançons des troubadours: Le canzoni dei trovatori. I trovatori esercitarono un notevole influsso sulla poesia in siciliano e toscano. Il nuovo appuntamento organizzato dal sodalizio reggino si terrà venerdì 27 aprile, a partire dalle ore 18,30 presso la saletta conferenze della Chiesa di San Giorgio al Corso (ingresso via Giudecca – inizio tapis roulant) di Reggio Calabria. Parteciperà in qualità di in qualità di relatrice la studiosa Maria Antoinette Goicolea.
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