Roma. La Quinta sezione penale della Suprema Corte ha annullato con rinvio per la seconda volta la condanna nei confronti di Antonino Perla per l’omicidio (commesso il 3 agosto 2010) di Edoardo Bruciafreddo inflitta dalla Corte di Assise di Appello di Reggio Calabria. A seguito di primo annullamento era stata disposta perizia concernente la verifica della possibilità dell’avvenuto e certo riconoscimento dell’assassino da parte della persona offesa Maurizio Bruciafreddo, fratello della vittima. La Corte Territoriale aveva nuovamente condannato Antonino Perla all’ergastolo.
I difensori Carlo Morace, Vincenzo Nico D’Ascola ed Ettore Squillaci, hanno proposto ricorso per Cassazione sostenendo l’assenza di basi scientifiche dell’esperimento effettuato, l’assenza di dati certi di partenza, l’ipoteticità delle conclusioni e la presenza di altre prove che non consentono di superare il ragionevole dubbio sulla colpevolezza dell’accusato. La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna disponendo un nuovo giudizio.