Locri (Reggio Calabria). I finanzieri del Gruppo Locri hanno proceduto alla notifica dell’avviso di fissazione dell’udienza preliminare nei confronti di 30 imputati nell’ambito del procedimento penale 3607/16 scaturito dall’operazione Xenia, che vede coinvolto il sindaco (sospeso) di Riace, Domenico Lucano. I reati contestati, a vario titolo agli imputati, sono associazione per delinquere, truffa con corrispondente danno patrimoniale per lo Stato per oltre 350.000 euro, abuso d’ufficio ottenendo un ingiusto vantaggio patrimoniale per oltre 2.000.000 di euro, peculato distraendo fondi pubblici per oltre 2.400.000 euro, concussione, frode in pubbliche forniture, falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’udienza preliminare si terrà il primo aprile dinnanzi al gup di Locri Amelia Monteleone.
Cassazione annulla senza rinvio misura cautelare alla compagna di Mimmo Lucano
Intanto all’udienza di ieri la sesta sezione della Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio l’ordinanza del Tribunale della Libertà confermativa della misura cautelare dell’obbligo di dimora a Riace disposta dal gip di Locri nei confronti di Tesfahun Lemlem, la compagna di Mimmo Lucano.
La dichiarazione di Mimmo Lucano
«Per tutti i reati tranne due – commenta Domenico Lucano – per i quali la Procura della Repubblica di Locri ha chiesto il rinvio a giudizio vi è stato il rigetto da parte del gip, per assoluta insufficienza delle indagini, della richiesta di misura cautelare formulata dalla Procura di Locri. Per quanto riguarda i due capi di imputazione (Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina) per i quali il gip di Locri ha emesso provvedimento cautelare, la Corte di Cassazione, in accoglimento del primo motivo di ricorso proposto dai miei difensori ha proceduto, in riferimento al primo reato all’annullamento del provvedimento per mancanza di indizi, per entrambi i due capi d’imputazione la Cassazione, in accoglimento del terzo motivo di ricorso proposto dai miei difensori, ha annullato (con rinvio ndr) il provvedimento cautelare in ordine alle esigenze cautelari. Ieri addirittura la Corte di Cassazione in accoglimento del ricorso proposto dai difensori di Tesfahun Lemlem, imputata in concorso con me per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ha annullato senza rinvio la misura cautelare emessa a suo carico. A questo punto tutti i reati ipotizzati nella richiesta di rinvio a giudizio della Procura della Repubblica di Locri sono stati ritenuti insussistenti, in parte dal gip e in parte dalla Corte di Cassazione».
Fabio Papalia