Reggio Calabria. La Corte d’appello di Reggio Calabria, Lauro presidente, ha assolto gli imprenditori Antonio e Maurizio Mauro, ribadendo il verdetto assolutorio del Tribunale di Reggio Calabria che già aveva riconosciuto la loro innocenza in primo grado nel 2013. Termina così la lunga battaglia giudiziaria, durata 14 anni, per i due stimati imprenditori reggini, che nelle lunghissime more del processo hanno venduto la nota azienda del caffè.
Padre e figlio erano accusati di usura nell’ambito di uno stralcio del processo “Cafittera”, nato da un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza.
Una vittoria per il collegio difensivo, costituito dagli avvocati Nico D’Ascola e Paolo Tommasini nell’interesse di Antonio Mauro, e dagli avvocati Francesco Albanese e Fabio Schembri nell’interesse di Maurizio Mauro.
Il pg Santo Melidona aveva chiesto l’inammissibilità del ricorso del pm. Una macchia, quella dell’accusa di usura che oggi la Corte d’Appello ha levato via definitivamente, che la famiglia Mauro ha sempre dignitosamente respinto con vigore.
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