Reggio Calabria. Si torna in campo dopo dieci giorni, dopo il riposo forzato dovuto al rinvio per neve della trasferta di Pescara. Il rinvio ha probabilmente dato l’occasione agli amaranto di migliorare la condizione atletica (specie per quegli elementi, come Freddi e Angella, costretti a un tour de force dopo sei mesi di inattività) e di oliare i meccanismi. Ma su questo punto Angelo Gregucci obietta: “Io avrei preferito giocare, scendere in campo è sempre la cosa migliore”. Si recupererà venerdì 24 febbraio (ore 20.45). Ma adesso, a polarizzare l’attenzione del tecnico di San Giorgio Ionico, c’è la sfida in casa con l’Empoli: “Quella toscana è una squadra che propone attaccanti pericolosi, ha Tavano, Maccarone, non se proporranno anche Mchedlidze, gente che in categoria anche superiore ha fatto sempre bene. Hanno inoltre centrocampisti molto aggressivi. Quindi bisogna correre domani, perché nell’Empoli c’è gente che sta sul pezzo. Dovremo fare la partita, anche perché non vogliamo mollare l’osso. E per ottenere un risultato importante serve una grande prestazione. Dobbiamo ripetere il primo tempo disputato contro il Gubbio”. Predica attenzione nei confronti degli attaccanti empolesi Gregucci, pretendendo dai suoi “grande rispetto” nei confronti degli avversari: “Se domani pensi di fare una passeggiata, il calcio ti smentisce. Le squadre che vogliono vincere hanno fame”. Sugli amaranto a disposizione per la sfida di domani (ore 15), mister Gregucci chiarisce che “non sarà disponibile Melara, che deve scontare un turno di squalifica, e Adejo (ancora non pienamente recuperato, ndr). Sugli altri non ci sono grandi problemi”. Qualche problema c’è invece per Belardi, non convocato per problemi muscolari. In porta, dunque, ci andrà ancora Zandrini, mentre il dodicesimo sarà Leone (protagonista oggi con la Primavera al torneo di Viareggio, nella sfida persa con l’Inter: si ferma qui il cammino dei giovani amaranto). Il tecnico pugliese sembra orientato a confermare grosso modo la squadra che contro il Gubbio ha ottenuto la prima vittoria della sua gestione. Qualche dubbio in attacco, dove Campagnacci e Ceravolo si contendono il ruolo di partner di Bonazzoli. Mentre l’esterno destro del 3-5-2 dovrebbe essere ancora Ragusa, che secondo Gregucci “ha qualità per fare un calcio di intensità, il ragazzo ha gamba”. Scelta tecnica ma anche tattica: “Se si vuole essere difensivamente bravi, bisogna andare ad attaccare quanto più in alto possibile. La difesa migliore è tenere l’avversario lontano”. Il tecnico spera dunque di rivedere l’atteggiamento propositivo del primo tempo col Gubbio, per mettere alle corde l’Empoli, strappare altri tre punti e ridurre le attuali 5 lunghezze che separano gli amaranto dal Varese, sesto: “Qui nessuno molla l’osso”.
Danilo Mancuso