Lamezia Terme (Catanzaro). Era scampato all’arresto nel febbraio del 2011, a seguito di una rapina a mano armata avvenuta nel giugno del 2010 presso il punto scommesse Snai di via Colelli. L’uomo era stato raggiunto successivamente da ordinanza di custodia cautelare in carcere in quanto individuato dagli investigatori non solo quale autore della stessa azione criminale in concorso con un altro soggetto, ma, a seguito di articolata attività d’indagine, era stato altresì identificato quale autore di altri reati tra i quali la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato e violazione degli obblighi. Probabilmente dunque venuto a conoscenza dell’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare, in un primo momento aveva fatto perdere le sue tracce, portando così la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme ad emanare nel marzo del 2011 apposito decreto di latitanza e successivo Mandato di cattura Europeo in quanto l’attività investigativa condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia di Lamezia Terme aveva permesso di capire come lo stesso stava ormai risiedendo in Inghilterra.
Qualche giorno addietro, la notizia di un suo rientro in Italia, ha permesso agli investigatori, che non hanno mai perso le tracce del soggetto, di capire come il volo della compagnia Ryan Air proveniente da Manchester sul quale era presente il 37enne Eduardo Caputo, avrebbe fatto sicuramente scalo a Bergamo. Ed è proprio presso quella sede aeroportuale che è stato predisposto dai militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Lamezia Terme, partiti alla volta di Bergamo, un apposito servizio di osservazione che, grazie anche alla collaborazione dei colleghi di Bergamo, ha consentito appena atterrato l’aereo di individuare l’uomo e dopo poco più di due anni di latitanza dichiararlo in stato di arresto e condurlo presso la locale casa circondariale di Bergamo per il successivo interrogatorio di garanzia da parte del Giudice delle Indagini Preliminari.
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