Reggio Calabria. La Leonida Edizioni pubblica la silloge “Oltre la fisicità solo memorie e sensazioni” dello scrittore Domenico Giordano La Leonida Edizioni pubblica la silloge Oltre la fisicità solo memorie e sensazioni dello scrittore Domenico Giordano. L’autore, originario di Reggio Calabria, nasce artisticamente come fotografo. Le sue immagini sulla Bosnia postguerra, sul G8 di Genova, sulle manifestazioni di piazza degli anni ’80-’90 del Novecento sono state esposte in diverse mostre a Pesaro. Le sue opere sull’essenzialità si sono mescolate e consapevolmente ricontestualizzate con quelle sull’integrazione degli immigrati, sul lavoro e sull’unico reportage religioso realizzato a Nicotera nel 1999.La raccolta Oltre la fisicità solo memorie e sensazioni è la prima opera pubblicata.
Dall’introduzione a cura di Stefano Mangione: “La prima e l’ultima lirica di Oltre la fisicità solo memorie e sensazioni sono due diversi tentativi di definizione della poesia che, insieme, consentono a quest’ultima di essere vita, tra pensiero, fantasia, intuizione, riflessione e azione. Domenico Giordano nel suo viaggio poetico s’inoltra nelle sfere della storia e dell’arte, condensando nel verso i significati profondi. V’è, poi, il problema del linguaggio, che il poeta risolve, non prefigurandolo o teorizzandolo, ma costruendolo e definendolo, nella scrittura che segue alla creazione. Se è vero, inoltre, che al di là della materia, del mondo fisico, anche della fisicità della natura, rimangono solo memorie e sensazioni, la poesia che, in Giordano, ma in generale, parla sempre autonomamente, alla fine della complessa e lunga esplorazione nei diversi luoghi dell’universo fisico e della mente, finisce col rendere possibile l’edificazione di una sfera nella quale convergano, in equilibrio stabile, tutti gli elementi degl’insiemi natura-umanità e società-mondo, nei quali l’uomo, singolo e universale, ha posizione e ruolo centrali. il percorso poetico, nel quale la poesia esprime ciò che per il poeta-uomo appare inef fabile, penetra nei luoghi più profondi, nascosti e inconsci della psiche, rendendoli evidenti, senza però invadere gli spazi riservati alla riflessione e al sentimento, senza annullare i limiti dell’umano che circoscrivono, ma rendono possibile, il controllo razionale degli accadimenti e del mondo e, soprattutto, la comprensione delle dinamiche interiori e la captazione di impulsi che avvicinano l’uomo all’uomo. La poesia di Giordano oscilla, inoltre, tra l’universo interiore e il mondo, nel tentativo del poeta di conoscere se stesso, per conoscere e comprendere il mondo e l’umanità, sicché non sorprende se egli varca i confini del proprio territorio, per inoltrarsi in terre lontane, per conoscere altri uomini, per accostarvisi e condividerne, sia pure come impulso, la sorte. nulla di enfatico o di retorico inficia il discorso poetico, poiché il poeta centellina e dosa le espressioni e le singole parole, non ricorre ad artifici letterari. ricorrente è il tentativo di non andare oltre la parola a misura d’uomo ma, nello stesso tempo, il notevole dono poetico e il talento, gli consentono di fare emergere l’essenza stessa della poesia”.