Catanzaro. Pensavano di averla fatta franca per la rapina efferata ai danni di un dipendente di un distributore di carburanti, ma il grave quadro indiziario emerso nelle indagini condotte dalla Polizia di Stato, grazie anche a preziose testimonianze, ha permesso di identificare e trarre in arresto i due presunti responsabili. Invece, per D.B. di 29 anni e F.D.B. di 21 anni, entrambi residenti a Lamezia Terme, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha emesso il provvedimento di fermo di indiziato di delitto, eseguito nella tarda serata di ieri da personale della Squadra Mobile di Catanzaro. I due, sono ritenuti responsabili della rapina consumata lo scorso 19 marzo ai danni del distributore “Ellevi carburanti”, sito in viale Magna Grecia, e secondo l’accusa, i due erano alla guida dell’auto utilizzata per commettere il delitto, quell’Alfa Romeo 147 grigia descritta dalla vittima e da testimoni della rapina, che ne indicavano pure la via di fuga. Nell’immediatezza della rapina era intervenuta la Polizia con la Squadra Volante e la Squadra Mobile. Poco dopo, sulla base dei dati raccolti, l’auto usata nella rapina era stata intercettata e ne era seguito un rocambolesco inseguimento, finché la fortuna non ha dato una mano ai fuggitivi permettendogli di dileguarsi nelle campagne circostanti, dopo aver abbandonato il veicolo. Le accurate attività di indagini condotte dalla Squadra Mobile e dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e le importanti testimonianze, hanno permesso di delineare l’intero quadro indiziario a carico dei due, che subito dopo il fermo sono stati associati al Carcere di Catanzaro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dinnanzi alla quale dovranno rispondere, in quanto ritenuti responsabili, dei reati di rapina in concorso, lesioni personali aggravate (nei confronti del dipendente del distributore), resistenza a pubblico ufficiale.